"È un grande passo avanti". Cecile Kyenge torna alla carica. È soddisfatta per il semplice fatto che la legge, che regala la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati nati nel nostro Paese, sia tornata all'ordine del giorno. La sinistra sta studiando il modo per approvarla prima che scada la legislatura. Le possibilità di andare verso il voto di fiducia sono piuttosto alte. Il premier Paolo Gentiloni sta studiando il modo migliore per farlo.
"C'è stata una grande mobilitazione da parte di tanti esponenti di diversi partiti, abbiamo fatto anche un digiuno a staffetta - commenta l'europarlamentare del Pd ai microfoni di Radio Cusano Campus - ci sono poi quelli che si tirano indietro, ma le responsabilità di fronte a tanti bambini sono numerose". Al momento mancano quattro senatori alla sinistra per approvare la legge che riforma il diritto alla cittadinanza italiana. Sarebbe una forzatura senza precedenti. Anche perché, come dimostra un sondaggio pubblicato oggi dalla Stampa, la maggior parte degli italiani sono profondamente contrari.
"Rimandarla alla prossima legislatura - sentenzia la Kyenge - sarebbe una vergogna". Il centrodestra ha già fatto sapere che, nel caso in cui lo ius soli dovesse passare, si spenderà per indire il referendum abrogativo. Intanto, però, alla sinistra importa soltanto portare a casa il risultato.
"Spero che i senatori si mettano una mano sulla coscienza - continua l'ex ministro all'Integrazione - non sottovaluterei anche la voce del Paese, la democrazia partecipativa dal basso, che ha aiutato a sbloccare la situazione". Quindi, la stoccata finale contro il mnistro degli Esteri Angelino Alfano: "Sarebbe costretto a votare la legge con la fiducia... questa sarebbe una bella soddisfazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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