La piscina di raffreddamento della centrale nucleare Energodar di Zaporizhzhia è stata minata dai russi lo scorso 20 giugno. Lo sostengono i servizi segreti di Kiev, così come gli 007 della Polonia. Entrambe le intelligence sarebbero in possesso di filmati che mostrano l'operazione scriteriata messa in atto da Mosca. La piscina di raffreddamento, dove viene stoccato il combustibile esausto radioattivo, è riuscita a raccogliere acqua in maniera stabile nonostante l'attentato alla diga di Kakhovka. Fallito il primo tentativo, ora i russi vorrebbero farla saltare in aria per generare un disastro ambientale senza precedenti, con scenari ben più gravi di quelli consegnati alla storia da Chernobyl. Per il capo dei servizi Budanov, il Cremlino vorrebbe colpire Energodar «per cancellare la nostra controffensiva. Non hanno altri strumenti a disposizioni per fermarci e sono disposti a usare l'arma più vigliacca». Esercitazioni speciali su larga scala sono iniziate per preparare il Paese al possibile attacco terroristico, lo scrive su Telegram Yurii Sheiko, vice presidente di Energoatom, l'operatore nucleare nazionale. Partecipano alle simulazioni dipendenti del settore energetico, medici, unità delle squadre di soccorso, polizia e altri servizi delle regioni di Kherson, Mykolaiv, Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia. In caso di esplosione e diffusione nell'aria di polveri radioattive, le autorità prevedono di evacuare i residenti che vivono in un raggio di 50 chilometri dal sito.
Dopo l'uscita di scena della Wagner, Mosca si è militarmente indebolita. La perdita di elicotteri militari e di un aereo Ilyushin Il-22M, abbattuti dai mercenari durante l'ammutinamento di sabato, sta avendo un impatto negativo sulle operazioni aeree e terrestri degli invasori. Non è quindi un caso che le forze armate ucraine abbiano ad esempio ottenuto risultati a Bakhmut. In un'informativa dello stato maggiore delle Forze armate di Kiev si parla di una parziale riconquista di territorio, e di attacchi che vengono portati ai fianchi della città che i Wagner avevano messo a ferro e fuoco a maggio. «L'iniziativa strategica ormai è nostra, proseguiamo a rilento ma inesorabilmente», spiega il supervisore delle operazioni di campo Zaluzhny. L'esercito ucraino è avanzato di 1.300 metri verso Berdyansk, nell'oblast di Zaporizhzhia, distruggendo 19 unità nemiche nel villaggio di Tavriya. Il vice ministro della Difesa Hanna Maliar fa inoltre sapere che i soldati «hanno conquistato ulteriori 2 km in direzione di Klishchiivka e Kurdiumivka a sud di Bakhmut». Sul fronte meridionale stanno rafforzando le loro posizioni vicino a Rivnopil, infliggendo gravi perdite al nemico. Difficile invece la situazione a est, dove le forze russe hanno triplicato il numero di attacchi, soprattutto nelle regioni di Kharkiv e Sumy. Dall'inizio di giugno a oggi sono stati registrati 1.700 raid degli invasori.
Nel 490° giorno di combattimenti l'esercito di Mosca ha bombardato Kherson, uccidendo 2 persone, ferendone altre 5 e provocando un incendio che ha distrutto magazzini e abitazioni private. Durante il giorno, i russi hanno effettuato 23 attacchi aerei e 46 con sistemi di missili sulle posizioni delle truppe di Kiev e su aree popolate.
In serata la regione di Kirovohrad è stata martellata da una pioggia di razzi. Mosca inoltre continua a negare responsabilità nel massacro di civili a Kramatorsk, affermando di aver colpito e liquidato due generali ucraini e decine di soldati.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.