
Dopo la telefonata con Vladimir Putin, per il presidente americano Donald Trump il primo passo nei negoziati per la pace in Ucraina è rappresentato dall'incontro di oggi tra il suo vice JD Vance (accompagnato dal segretario di stato Marco Rubio) e il leader di Kiev Volodymyr Zelensky a margine della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. Al centro, ovviamente c'è l'iniziativa diplomatica dell'amministrazione Usa per arrivare a un accordo che ponga fine alla guerra. «Una bella chiacchierata con Russia e Ucraina. Ci sono buone possibilità di mettere fine a quell'orribile e sanguinoso conflitto», afferma il tycoon sul suo social Truth. E dice di condividere l'obiezione di Mosca che Kiev non può entrare nella Nato: «Personalmente non credo sia praticabile», sottolinea. In serata nasce anche un giallo, quanto Trump annuncia un vertice a tre Usa-Russia-Ucraina, che viene subito smentito da Kiev: «Non ci incontriamo con i russi a un tavolo vuoto. Non c'è niente sul tavolo in questo momento. Non sono previsti colloqui a Monaco».
Il Cremlino da parte sua sottolinea che bisogna organizzare «velocemente» il vertice Trump-Putin perché i due «hanno molto di cui parlare», ma al momento è «impossibile» fornire una data e «potrebbero volerci settimane, mesi». La mossa di Trump di sentire per primo lo zar russo ha sorpreso non solo Zelensky (il quale dice: «Non è stato molto piacevole»), ma anche gli alleati europei, diversi dei quali hanno apertamente messo in discussione la sua strategia. Il presidente ucraino, comunque, sostiene che gli Stati Uniti dovrebbero concordare «un piano congiunto per fermare Mosca» prima dei colloqui con Putin. Ma la posizione espressa da Trump «non è un tradimento», assicura rispondendo a una domanda il segretario alla Difesa americano. Ripete che il comandante in capo «è il miglior negoziatore del pianeta e solo lui può portare le potenze al tavolo e garantire una pace duratura», assicurando che Washington «riconosce gli sforzi» compiuti dagli europei nel conflitto. Ma allo stesso tempo, Hegseth esorta i Paesi del Vecchio Continente a spendere di più per la difesa: «Per resistere in futuro, i nostri partner devono fare molto di più per la difesa dell'Europa. Dobbiamo rendere di nuovo grande la Nato», dice adattando lo slogan Maga di Trump.
Sul fronte ucraino, invece, il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Mark Rutte, definisce fondamentale che Kiev sia «strettamente coinvolta» in qualsiasi colloquio sul futuro del Paese. Secondo John Bolton, consigliere per la sicurezza nazionale nella prima amministrazione Trump, il presidente si è «effettivamente arreso» a Putin nei negoziati. Criticando il tycoon sottolinea con la Cnn che la posizione descritta da Hegseth a Bruxelles «costituisce i termini di un accordo che avrebbe potuto essere scritto al Cremlino». In serata il tycoon sembra correggere il tiro: «L'Ucraina avrà un posto al tavolo delle trattative. Ho chiamato Putin per assicurarmi che anche lui volesse un accordo e gli credo. Mi piacerebbe riaverlo al G7».
Intanto il Wall Street Journal sottolinea che Trump sta «riscrivendo» le regole per risolvere i conflitti più difficili al mondo offrendo colloqui per chiudere la guerra in Ucraina con concessioni alla Russia. «Quello che vuole è pace e un accordo. Meno impegno Usa e meno rischio per gli americani», osserva William Wechsler, direttore del Rafik Hariri Center dell'Atlantic Council. E secondo l'ex Alto Rappresentante Ue Josep Borrell, «siamo in uno dei momenti più critici della storia recente. L'avvicinamento di Trump a Putin, e di Putin con Xi Jinping, fa sì che questi tre personaggi stiano dettando una nuova visione del mondo, un nuovo ordine e una nuova suddivisione del potere tra di loro». «Ho la sensazione che se le cose continuassero così il 9 maggio, nella sfilata sulla Piazza Rossa, vedremo insieme Putin, Xi e Trump.
Il che sarebbe un'immagine storica», prosegue. Mentre per la Cnn, i rapporti fra gli Stati Uniti e l'Europa «non saranno mai più gli stessi dopo la telefonata del presidente statunitense con quello russo», e il «secolo americano dell'Europa è finito».
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