Kuleba in Cina apre a un possibile negoziato. L'esercito svela il piano per riavere la Crimea

Il comandante Syrsky al "Guardian": "Torneremo ai confini del '91". Mosca, fallito attentato contro colonnello degli 007

Kuleba in Cina apre a un possibile negoziato. L'esercito svela il piano per riavere la Crimea
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Kuleba da Pechino parla di possibili negoziati con la Russia, mentre Syrsky da Kiev sottolinea che i suoi uomini libereranno la Crimea. È il doppio binario su cui viaggia l'Ucraina in attesa di scoprire un futuro che verrà rivelato dopo l'elezione del nuovo inquilino della Casa Bianca. Il ministro degli Esteri ucraino, in visita in Cina dove ha incontrato l'omologo Wang Yi, manifesta la volontà «di aprire una linea di dialogo con Mosca. I negoziati devono essere razionali e pratici». Per Yi i tempi non sono ancora maturi per mettere Putin e Zelensky attorno a un tavolo, ma «siamo disposti a continuare a svolgere un ruolo costruttivo per la ripresa di colloqui di normalizzazione». Sulla fine delle ostilità si è espresso anche il Segretario di Stato Vaticano Parolin, in rientro dall'Ucraina, ribadendo che è necessario «intensificare gli sforzi coinvolgendo la Russia». Putin però non riconosce in Zelensky un interlocutore legittimo, avendo abolito le elezioni di primavera.

Il capo di stato maggiore dell'esercito ucraino, Oleksandr Syrsky, annuncia intanto al Guardian l'esistenza di un piano segreto per mettere le mani sulla Crimea. «Faremo tutto il possibile per raggiungere i confini riconosciuti fino al 1991». Syrsky ha parlato delle difficoltà di campo, ben evidenziate dai numeri: «Il contingente russo dispone di 520mila uomini che Mosca punta a portare a 690mila. Il rapporto è di tre a uno, ma pur in netta inferiorità numerica abbiamo concesso al nemico solo successi tattici, e la crisi nel Kharkiv si è risolta». In ambito militare, l'Ucraina ha presentato le Forze dei sistemi senza pilota, coordinate dal colonnello 39enne Vadim Sukharevsky.

Nell'882° giorno di conflitto è stato arrestato nel pomeriggio all'aeroporto turco di Bodrum Yevgeny Serebryakov, il cittadino russo che Mosca ritiene responsabile del fallito attentato in mattinata al colonnello dei servizi segreti Andrey Torgashov. Secondo quanto riferito da fonti del ministero degli Esteri, Serebryakov avrebbe collocato un ordigno sotto la Toyota Land Cruiser dell'ufficiale. Al momento dell'esplosione, che ha provocato due feriti, Torgashov tuttavia si trovava in un altro luogo. L'Ucraina ha smentito qualsiasi coinvolgimento, ma dal Cremlino fanno sapere che l'attentatore, partito in tutta fretta da Mosca verso Bodrum, avrebbe confessato di essere a libro paga di Kiev.

Bombardato da Mosca il distretto di Kharkiv, sei i civili feriti. Un caccia russo Su-27 ha scortato tre aerei da guerra britannici sul Mar Nero.

La società di difesa tedesca Rheinmetall ha ricevuto l'ok da Kiev per la costruzione di un impianto di munizioni nel Paese. La Spagna ha inviato all'Ucraina una batteria antiaerea Hawk. Nella russa Kursk tre civili sono rimasti feriti dopo un attacco di droni ucraini.

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