"L'alt ai motori termici è reversibile"

Gentiloni: "C'è una clausola di revisione". Intesa tra Cdp ed Europa

"L'alt ai motori termici è reversibile"

Lo stop alle auto con motore endotermico votato dal Parlamento europeo «prevede una clausola di revisione a un certo punto, per verificare se i livelli di sviluppo delle reti siano tali da confermare l'obiettivo 2035». È quanto ha sottolineato ieri il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'accordo InvestEu con la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). L'ex presidente del Consiglio ha cercato di tranquillizzare la filiera italiana dell'automotive. «Questo obiettivo è stato in realtà deciso due anni fa e sarà verificato nella sua fattibilità», ha detto Gentiloni evidenziando che «è molto importante dare un orizzonte alle imprese: non possiamo improvvisare». La contrarietà del governo italiano espressa dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso, «farà parte della dialettica nel Consiglio Ue».

Il commissario ha rimarcato che non mancheranno gli aiuti alle aziende coinvolte. «C'è un volume enorme di investimenti, ciascuno dei programmi dedica una parte molto consistente al sostegno ai veicoli elettrici alla mobilità sostenibile», ha ricordato precisando che «solo uno dei programmi del Recovery Fund ha 250 miliardi di euro dedicati alla transizione verde e una parte consistente di questi è per la mobilità». Ma l'Ue ha deciso di essere protagonista del settore e non intende tornare indietro. «È una sfida che l'Italia e l'Ue devono prendere nelle mani: ci saranno difficoltà ma anche opportunità straordinarie di lavoro. Vogliamo essere trascinati da questa vicenda o vogliamo esserne protagonisti?».

Gli accordi InvestEu siglati da Cdp genereranno investimenti per 1,2 miliardi di euro ma è una «stima conservativa», ha rilevato il presidente della Cassa, Giovanni Gorno Tempini. In particolare, l'intesa siglata ieri sbloccherà fino a 750 milioni di nuovi finanziamenti di Cdp da destinare a investimenti in tutta Italia a sostegno della ricerca e dello sviluppo e della transizione ecologica delle imprese, delle infrastrutture sociali e sostenibili e di progetti di edilizia sociale a prezzi accessibili. L'accordo di ieri si aggiunge agli altri due: il primo, firmato nel luglio 2022, prevedeva la mobilitazione di 6,7 milioni per attività di consulenza volte a sostenere lo sviluppo di progetti di investimento nelle infrastrutture sociali e sostenibili. Il secondo, sottoscritto nello scorso ottobre e firmato da Cdp Equity, ha fornito una garanzia per un totale di 260 milioni a sostegno di investimenti destinati allo sviluppo di capitale di rischio italiano per complessivi 520 milioni. L'ad di Cdp, Dario Scannapieco, ha spiegato che, in base alla nuova intesa, saranno finanziabili tutte le imprese fino a un miliardo di euro di fatturato che investono in ricerca e sviluppo e transizione verde.

Gentiloni ha rilevato come, di fronte a una prospettiva di crescita «più stentata» per il 2023, la Commissione punti su InvestEu oltre che sul Pnrr «per evitare che il rallentamento della crescita porti a una riduzione degli investimenti».

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