È colpa dello stress se John Krafcik, amministratore delegato della spin off di Google dedicata allo sviluppo di guida autonome, ha deciso di mettere un punto al suo rapporto con l'azienda dopo cinque anni di successi.
«Ho bisogno di un momento per ricaricarmi, riconnettermi con i vecchi amici e la famiglia, scoprire nuove parti del mondo», si è congedato infatti così il manager 59enne in un blogpost sul sito ufficiale della società Waymo dal valore di 30 miliardi di dollari. Segno che i risultati, a quanto pare, stancano.
A sostituirlo saranno Dimitri Dolgov e Tekedera Mawakana, i suoi due luogotenenti che finora lo hanno accompagnato alla guida di Waymo. Dolgov si era occupato delle auto a guida autonoma da quando Waymo aveva iniziato a collaborare con Google nel 2009, ora il suo compito sarà quello di gestire la tecnologia per i veicoli autonomi. La Mawakana, avvocato e già direttore operativo di Waymo, organizzerà il lato del business.
Krafcik non ha rivelato nulla sul suo futuro professionale. Sappiamo solo che rimarrà «dietro le quinte» come consulente, continuerà a regalare parte della sua esperienza all'azienda. D'altronde se si è affermata leader nella guida autonoma dal 2015 è proprio grazie all'ingresso del manager avvenuto in quell'anno con la nomina conferitagli da Google. Da allora ricordiamo partnership con diverse grandi case automobilistiche. I passaggi in auto senza conducente, i noti «ride-hailing», sono stati lanciati sotto la guida del manager 59enne veterano dell'automotive. Il servizio, dal nome Waymo One, è disponibile solo nell'area metropolitana di Phoenix.
Ma Krafcik non è di certo il primo a salutare il colosso di Mountain View per staccare dai ritmi accelerati della vita da manager. È successo anche pochi giorni fa, il 22 marzo, con il vice presidente Caesar Sengupta, responsabile di Payments, che ha deciso di lasciare Google dopo ben 15 anni di servizio. Nella sua lettera di dimissioni ha spiegato di averlo fatto perché sentiva la necessità di rilassarsi e di riconnettersi con il mondo esterno. Il manager ha anche sottolineato l'importanza e il valore del nostro tempo, «una risorsa preziosa ed effimera». Anche lui ha contribuito all'evoluzione del colosso americano. Sengupta è entrato a far parte di Google nel 2006 lavorando su Google Toolbar, Google Desktop e Payments come product manager del team che ha rilanciato Google Pay negli Stati Uniti. Dal 2009 al 2015 ha anche supervisionato Chrome OS come responsabile del prodotto e poi tutti i prodotti della famiglia App Go (come Gmail, Google maps, Google assistant e fotocamera) che oggi usiamo con disinvoltura sui nostri smartphone.
Lo spinoff di Google continuerà con le sue idee ambiziose anche nel «dopo Krafcik». Vuole espandersi in altri mercati, perché conta sull'azienda. È convinta che gli darà gli strumenti necessari per raggiungere una tecnologia in grado di rivoluzionare l'industria automobilistica. Waymo viene valutata dagli analisti 30 miliardi di dollari, la valutazione è stata raggiunta per due round di investimento complessivi di 3,5 miliardi.
La cifra sembra alta, ma in realtà molto al di sotto dei 175 miliardi che stimava Morgan Stanley nel 2018. Questo sarebbe dovuto all'obiettivo mancato dell'azienda di sviluppare una tecnologia di auto in grado di scalare il mercato.
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