Lega in pressing: "Ora aprire tutto". Scontro senza fine coi "responsabili"

Oggi vertice dei ministri del Carroccio. Salvini: "Lunedì 60 milioni di italiani tornano liberi". Letta: "Limitare l'incoscienza di certi partiti". Forza Italia spinge per il coprifuoco alle 24

Lega in pressing: "Ora aprire tutto". Scontro senza fine coi "responsabili"

C'è Salvini che continua a premere sull'esecutivo Draghi per le riaperture. C'è Enrico Letta che parla di «irresponsabilità» di chi «nelle scorse settimane ha chiesto di riaprire» e invoca una nuova direzione per la «maggioranza». E c'è, in mezzo, Draghi, che nella cabina di regia convocata per lunedì - di fatto un tagliando alle misure anti-Covid finora rimaste in vigore - dovrà decidere se, come e da quando modificare le restrizioni, su tutte il coprifuoco, e indicare le date per i settori rimasti fuori dal calendario delle riaperture previste dall'ultimo decreto del 22 aprile, a partire dai centri commerciali chiusi nel week end.

Il leader della Lega insiste, tanto che sul tema aperture ha convocato per oggi un vertice fra ministri, governatori, sindaci e amministratori del Carroccio. Sul tavolo la proposta di riaprire tutto, al chiuso e all'aperto, di giorno e di sera, oltre il limite delle 22: «Lunedì si prenda atto della realtà dei fatti - dice Salvini - i dimessi, i guariti, i vaccinati, una situazione sotto controllo in tutta Italia. Lunedì non si potrà che restituire diritto al lavoro e alla libertà a 60 milioni di italiani. In sicurezza al lavoro, dentro e fuori, di giorno e di sera. A metà maggio avevo chiesto un tagliando, si prenda atto del fatto che al momento stiamo vincendo la battaglia. Occorre non abbassare la guardia, però rinviare ulteriormente le aperture, confermare chiusure, divieti e coprifuoco non sarebbe rispettoso nei confronti degli italiani».

Il segretario del Pd Letta a sua volta cannoneggia sulla Lega: «Il premier ha limitato l'irresponsabilità di alcuni partiti all'interno della maggioranza e fuori. Oggi possiamo riaprire perché si è limitata l'irresponsabilità di chi voleva sbracare. Si riapre non perché Salvini ha chiesto di riaprire ma proprio perché c'è stata responsabilità fino ad oggi». Tensioni che minano equilibri difficili. Con Letta che chiede a Draghi «di dare una nuova e chiara missione a questa maggioranza nei prossimi mesi, è necessario per favorirne la coesione perché questa maggioranza non può limitarsi a stare insieme per l'invio del Pnrr e la chiusura della fase vaccinale, serve avere una chiara indicazione di marcia sulla velocità, semplificazione, capacità di spesa dei soldi del Pnrr. Ci fidiamo di Draghi gli chiediamo di essere chiaro e netto su questa missione e nel chiedere ai partiti di maggioranza di essere tutti al pezzo».

Le più attese sono le modifiche all'orario del coprifuoco, che dovrebbe essere spostato alle 23, ma sul calendario non ci sono certezze. Per il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri «il quando verrà deciso dalla cabina di regia, è imminente però, è chiaro che non accadrà domani ma è nella natura delle cose. Probabilmente ci sarà uno spostamento entro la fine del mese, non posso dare una data ma i numeri vanno meglio».

Forza Italia vorrebbe portare avanti il limite orario di almeno due ore anche per consentire ai ristoranti di lavorare su due turni: «Spostiamolo almeno alle 24 per consentire ai ristoranti di lavorare su più turni e ai turisti di poter venire in Italia con meno restrizioni. E poi il comparto del wedding, i ristoranti al chiuso, il caffè al bancone del bar, i parchi tematici, le piscine al chiuso, i centri commerciali nei week end.

Diamo speranza agli italiani e alle imprese», chiede il capogruppo azzurro Roberto Occhiuto. Dalla solitaria opposizione Giorgia Meloni attacca: «Ormai mi aspetto poco, francamente Draghi sul tema delle riaperture è stato deludente, la sua è stata una politica più chiusurista di quella di Conte».

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