La Lega "sfiducia" Gualtieri: c'è la mozione in Senato

Il Carroccio, con una mozione presentata in Senato a prima firma di Matteo Salvini, vuole sfiduciare il titolare del Mef Roberto Gualtieri

La Lega "sfiducia" Gualtieri: c'è la mozione in Senato

La Lega passa al contrattacco e presenza una mozione di sfiducia a Palazzo Madama contro Roberto Gualtieri, il ministro (del Partito Democratico) dell'Economia e delle Finanze. La mozione è stata depositata in Senato e vede il segretario del Carroccio Matteo Salvini come primo firmatario.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza dei leghisti? L'esito "insoddisfacente" dei negoziati in Ue per garantire sostengo finanziario all'Italia. La mozione di sfiducia nei confronti del titolare del Mef, peraltro, era già nell'aria, essendo stata paventata nei giorni scorsi sia dallo stesso capo politico della Lega, sia da altri esponenti di spicco del partito dell'opposizione al governo giallorosso, da sempre contrario al Mes.

Nel documento della Lega si legge: "Visto l'esito estremamente insoddisfacente dei negoziati cruciali relativi al sostegno finanziario del Paese nell'emergenza Covid-19, visto l'articolo 94 della Costituzione e visto l'articolo 161 del Regolamento del Senato della Repubblica, il Senato esprime la propria sfiducia al ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, e lo impegna a rassegnare immediatamente le proprie dimissioni".

L'offensiva leghista prende spunto dall'articolo 5 della legge 234/2012, al cui primo comma viene statuito che "il governo informa tempestivamente le Camere di ogni iniziativa volta alla conclusione di accordi tra gli Stati membri dell'Unione europea che prevedano l'introduzione o il rafforzamento di regole in materia finanziaria o monetaria o comunque producano conseguenze rilevanti sulla finanza pubblica". Ecco, cosa che il Conte-bis non ha certo fatto "tempestivamente". E al terzo comma della medesima legge, per l'esattezza, si prevede che "le disposizioni si applicano anche nel caso di accordi conclusi al di fuori delle disposizioni del Trattato sull'Unione europea e del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea nonché in caso di modifica di precedenti accordi".

Gualtieri, nello specifico, era stato invitato il 20 marzo a riferire la posizione del Mef e dell'esecutivo sulle iniziative economiche discusse dalla Commissione europea – tra Fondo Salva Stati, Bei e Sure – salvo sottrarsi, per poi limitarsi ad "esprimere in sedi informali la sua personale posizione".

Quindi si è arrivati all'Eurogruppo di giovedì scorso che ha varato gli interventi dell'Ue.

A tal proposito, nella mozione si legge: "Gli altri strumenti avallati in quella sede dal ministro Gualtieri, quali il ricorso alla Banca europea degli investimenti (Bei), e il Sure (Support to mitigate the unemployment risk in an emergency), presentano anch'essi criticità evidenziate da numerosi esponenti politici di maggioranza e opposizione". Ecco perché ora è arrivata la mozione di sfiducia contro il ministro dem.

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