Far vivere la memoria. E darle un futuro. Se necessario cambiando le norme, anche la legge istitutiva del «Giorno della memoria», oltre che facendo applicare con rigore le disposizioni già esistenti.
L'appello arriva ancora una volta dal mondo ebraico milanese. La Comunità nei giorni scorsi ha fatto sapere che non intendeva partecipare a un evento con l'Anpi dedicato in Comune al Giorno della memoria, e così facendo ha dato voce al disagio che molti - ebrei e non solo - hanno provato nel vedere la ricorrenza usata strumentalmente contro Israele, a partire dalla narrazione sul presunto «genocidio» di Gaza, che la sinistra estrema e i collettivi arabi oltranzisti fanno equivalere alla Shoah.
Il presidente Walker Meghnagi oggi, chiede una «applicazione rigorosa delle norme esistenti» e se necessario «un aumento delle pene previste». «Vedo queste manifestazioni in cui viene insultata la senatrice Segre - spiega - e lo trovo inaccettabile, non posso che chiedere norme più severe».
Per rispondere alla stessa emergenza, la recrudescenza degli antisemitismi, arriva la proposta di una modifica della legge istitutiva del Giorno della Memoria. E arriva dal direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano, Davide Romano (foto): «Il Giorno della Memoria - spiega, proprio mentre torna da un sit-in contro Putin - è stato una grande e coraggiosa iniziativa, nata dal recentemente scomparso Furio Colombo, a cui va la nostra gratitudine eterna». Ma la legge, a suo avviso, «necessita palesemente di qualche innovazione». «Negli ultimi 25 anni - dice - il 99% degli ebrei uccisi sono stati colpiti dagli estremisti islamici. Ma la violenza viene sempre preceduta da parole malate, e in questo anche l'estrema sinistra non ha mancato di dare il proprio contributo: promuovendo la demonizzazione di Israele e degli ebrei». «Da qui - prosegue - l'invenzione degli ebrei come popolo dominatore, colonialista, imperialista, guerrafondaio». «Da notare - aggiunge - che spesso le stesse immagini stereotipate degli ebrei che circolavano nella stampa nazista vengono riciclate in certi media arabi e di sinistra. Per non parlare dell'eterna accusa di deicidio, o del ribaltamento del genocidio subito dagli ebrei in quello che Israele starebbe perpetrando ai danni dei palestinesi». «Insomma - conclude - è chiaro che la memoria della Shoah viene ricordata, ma per essere manipolata e usata contro gli stessi ebrei. Per questo è indispensabile che il Giorno della Memoria diventi un Giorno della Memoria contro gli antisemitismi.
Ai ragazzi va insegnato che il pericolo - per gli ebrei, ma anche per la democrazia - non viene solo da destra, ma anche da sinistra e dall'islam radicale. Dunque serve una Memoria non più solo anti-nazista, ma contro tutti gli antisemitismi, nessuno escluso».
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