Si tinge di rosso il sostegno giallo-verde a Paolo Savona come futuro ministro dell'economia. Negli ultimi giorni infatti, l'esponente e deputato di Liberi e Uguali Stefano Fassina ha più volte espresso il suo gradimento nei confronti dell'ottantaduenne economista, indicandolo in un intervista di ieri concessa a Repubblica come: “Una persona autorevole e competente per forzare le regole europee, in particolare gli obiettivi del fiscal compact, irrealistici e pericolosi per l’uguaglianza e la giustizia sociale” - aggiungendo inoltre che - “Grazie alle manovre di Monti tra il 2011 e il 2013 il debito pubblico è aumentato di 12 punti percentuali. Serve ripercorrere la strada keynesiana dell’intervento pubblico, quella indicata anche da Savona”. Dichiarazioni che non destano particolare stupore, considerando come Fassina sia sempre stato vicino a quella cosiddetta sinistra antiestablishment e antiUE, rappresentata in Europa dal primo ministro greco Alexis Tsipras e dal leader de "La France Insoumise" Jean-Luc Melenchon, candidato alle presidenziali francesi dello scorso anno, sul quale fioccarono al tempo le speculazioni sulle similitudini ideologiche con l'avversaria Marine Le Pen.
Già ad inizio settimana però Fassina aveva sdoganato il suo sostegno per Savona, inserendolo nel contesto del quadro politico emerso dalle elezioni del 4 marzo. Ai microfoni di Radio Radicale infatti ha commentato: "Paolo Savona è una persona equilibrata, di grande esperienza europea e internazionale. Mi pare una proposta coerente con il segno prevalente del voto del 4 marzo, dopodiché è evidente, anche dai commenti arrivati da Bruxelles, che continua l'offensiva per arginare i tentativi di discontinuità".
L'esponente di LeU non ha risparmiato critiche nemmeno ai giornali tedeschi, che nelle ultime ore hanno salutato la possibile nomina di Savona con atteggiamenti catastrofisti e denigrando il comportamento degli elettori italiani. Sul palco dell'assemblea nazionale di Liberi e Uguali svoltasi ieri a Roma ha infatti dichiarato: “Indecenti le prime pagine di alcuni giornali tedeschi di questi giorni. Il popolo italiano merita rispetto, come meritano rispetto tutti i popoli, anche quando indicano nei sondaggi un partito neo-nazista come Afd come secondo partito.
Il popolo italiano ha votato democraticamente e ha scelto”, punzecchiando così la stampa tedesca sul grande successo ottenuto dal partito della destra nazionalista alle scorse elezioni federali. Affermazioni quelle di Fassina, che non fanno altro che rimarcare come la partita per il governo non verrà più giocata tra destra e sinistra, ma tra forze prosistema e forze antisistema.
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