Letta si giustifica: "Pacifisti divisi? Putin vuole spaccature"

Enrico Letta ribatte alle polemiche sulla sua assenza alla manifestazione pacifista organizzata ieri dalla Cgil e dall'Anpi

Letta si giustifica: "Pacifisti divisi? Putin vuole spaccature"

"La cosa peggiore che possa capitare sono divisioni e spaccature. È esattamente quello che vuole Putin". Enrico Letta, a margine del sit-in organizzato dalla comunità ucraina risponde così alle polemiche nate dopo la sua assenza alla manifestazione per la pace di ieri a Roma.

"Per questo non sentirete da me nessuna parola che aiuti questo volere di Putin", aggiunge il segretario del Pd che, ieri, è stato fortemente contestato per la sua vicinanza alla Nato e per aver sostenuto l'invio delle armi in sostegno degli ucraini. La manifestazione per la pace di ieri, a San Giovanni, voluta dall'Anpi e dalla Cgil (e a cui non ha partecipato la Cisl), ha assunto toni assai diversi da quelli tenuti finora dal segretario Letta. Le varie associazioni pacifiste e l'estrema sinistra hanno preso una posizione di assoluta 'terzietà', ossia equidistanza netta sia da Putin sia dall'Occidente. Oggi, però, Letta non è voluto entrare nella polemica e si limitato a dire: "Noi in questi giorni stiamo partecipando a tutte le iniziative per chiedere la pace e la fine della guerra". Insieme a lui, erano presenti anche il vicesegretario Giuseppe Provenzano, la responsabile Esteri del partito Lia Quartapelle e il deputato Sensi.

Di fronte alla richiesta della comunità ucraina in Italia di dar vita a una 'no fly zone', il leader del Pd ha chiarito: "Solo la diplomazia ci può aiutare. Il nostro governo e la Ue continuano a lavorare con tutti gli argomenti possibili". Letta, parlando da piazza della Repubblica, non ha usato mezzi termini: "Ucraina libera vuol dire Europa libera. Ucraina, Europa e Italia sono tutti dalla stessa parte, la parte della libertà e della democrazia". Letta ha, quindi, espresso la solidarietà di tutti gli italiani e dell'Italia alla comunità ucraina assicurando che quella che stanno combattendo è "una battaglia comune che durerà fino a che l'Ucraina non sarà liberata".

E ha concluso:"Siamo al vostro fianco con le parole, i gesti e azioni, piangendo con voi i morti e le persone che, in questo momento, stanno soffrendo per questa drammatica situazione. Voi sapete che qui siete e casa vostra. L'Italia è casa vostra e noi siamo con voi".

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