L'ex leghista Tosi: "Salvini nanetto politico". E vuole Draghi premier

"Conte? Un gigante rispetto al nanetto politico ex comunista padano Matteo Salvini". Lo ha scritto su Twitter l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi, espulso dalla Lega nel 2015. Poi lo "strano" augurio: "Come premier, Draghi sarebbe il top"

L'ex leghista Tosi: "Salvini nanetto politico". E vuole Draghi premier

Da quando è stato espulso dalla Lega ancora Nord, Flavio Tosi ha imboccato una lunga parabola discendente. Sindaco di Verona per due mandati, nel 2017 ha provato a far convergere i suoi consensi sulla compagna Patrizia Bisinella, sconfitta al ballottaggio dall'attuale sindaco Federico Sboarina. L'anno dopo si è candidato alle Politiche con la lista "Noi per l'Italia", che però non ha superato la soglia di sbarramento. Oggi, l'unico titolo di cui si può fregiare Tosi è quello di capogruppo in consiglio comunale a Verona della lista che porta il suo nome. Una fine ingloriosa per lo storico segretario della Liga Veneta, segretario nazionale della fondazione "Fare" e tra i massimi detrattori di Matteo Salvini. La cui unica colpa è stata di avergli sbarrato la strada alla presidenza del Veneto, lasciata a Luca Zaia.

Tosi: "Salvini? Nanetto politico ex comunista"

Tosi e Salvini si sono lasciati male, questo è evidente. Ma non giustifica le ultime uscite social del vecchio sindaco "magna teròn". Negli ultimi giorni, i suoi attacchi al segretario della Lega sono feroci. Il più pesante risale al 20 agosto, giorno delle dichiarazioni in Senato dell'ex premier Giuseppe Conte. Tosi gli riconosce "un'uscita di scena da uomo serio. Un gigante rispetto al nanetto politico ex comunista padano. Una grande dignità al confronto della miseria umana e politica di Salvini". Parole durissime che sarebbe lecito attendersi da un esponente del Pd, non certo da uno dei grandi protagonisti della Lega Nord che fu.

"Draghi sarebbe il top come premier"

Ma la scorpacciata di insulti a Salvini continua. "Che fine stratega "il Capitano", è riuscito in un capolavoro di autolesionismo. E grazie alla sua "genialata" da baraccone ora ci ritroveremo un Governo dei 5Stelle con addirittura l'estrema sinistra di Leu, in un governo arlecchino al pari di quello in cui lui era ministro", twitta il giorno dopo.

Anche se l'uscita più "stramba" è di poche ore fa. "Io sono contrario ad un’ipotesi di Governo giallorosso. La soluzione è un #GovernoIstituzionale sorretto dalla stragrande maggioranza delle forze politiche in Parlamento e con un premier autorevole e di spessore", scrive Tosi.

Che ha le idee chiare sul successore di Conte: "Draghi sarebbe il top per la sua credibilità internazionale". Proprio così, Mario Draghi, l'ex presidente della Bce che attende solo una telefonata di Mattarella per insediarsi a Palazzo Chigi.

Con la benedizione dell'ex sindaco "magna teròn".

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