È arrivato ieri l'attesissimo via libera al vaccino anti-Covid Pfizer/Biontech dall'Ema, l' Agenzia europea che autorizza i farmaci, seguito subito dopo dall'ok della Commissione annunciato dalla presidentessa Ursula von der Leyen. Ora manca soltanto l'ultimo scalino per l'Italia ovvero il visto dell'Aifa, la nostra agenzia del farmaco, che dovrebbe arrivare in giornata.
La prima dose sarà somministrata il 27 dicembre all'Inmi Spallanzani di Roma ad un operatore sanitario. Qui anche l'hub dove verranno stoccate le dosi in arrivo dal Belgio. Poi il 30 inizierà ufficialmente la campagna vaccinale nazionale. Si inizia con medici e infermieri e tutto il personale delle strutture sanitarie.
Che cosa sappiamo di questo vaccino dal meccanismo rivoluzionario per la prima volta impiegato sull'uomo? In base ai dati raccolti fino ad ora che è efficace al 95 e che verrà somministrato ai maggiori di 16 anni. Quello che preoccupa da un paio di giorni è se sarà efficace anche sulle mutazioni di Sars Cov2 a cominciare dalla «variante inglese».
Marco Cavaleri, direttore della strategia sui vaccini dell' Ema è ottimista. «Credo che in linea di principio ci potrebbero spaventare mutazioni multiple, in modo particolare sulla proteina spike, che potrebbero alterare il profilo antigenico del virus- spiega Cavaleri- Dovremmo vedere il virus cambiare in modo sostanziale prima di trovarci in una situazione di pericolo e per pensare di dovere aggiornare il vaccino». Anche secondo il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli: «è altamente improbabile che il vaccino possa risultare inefficace».
Emer Cooke, il direttore esecutivo dell'Ema nell'annunciare il via liberarassicura i cittadini europei in generale sulla «sicurezza ed efficacia di questo vaccino e che soddisfa gli standard di qualità necessari». L'immissione in commercio al momento resta «condizionata», ovvero un via libera necessario perché non esistono altre alternative già in commercio.
Il comitato per i medicinali per l'uomo Chmp dell'Ema ritiene che i dati raccolti ed esaminati fino ad ora siano «sufficientemente solidi sulla qualità, la sicurezza e l' efficacia del vaccino per raccomandare un'autorizzazione all'immissione in commercio condizionale formale». Cooke sottolinea che si tratta di un risultato straordinario. «Abbiamo raggiunto questo traguardo grazie alla dedizione di scienziati, medici, sviluppatori e volontari della sperimentazione, nonché a molti esperti di tutti gli Stati membri dell'Europa».
L'autorizzazione comunque non significa che il lavoro di accertamento dell'Ema sia concluso, precisa Cooke. «Continueremo a raccogliere e analizzare i dati sulla sicurezza e l'efficacia di questo vaccino per proteggere le persone che lo assumono».
La sperimentazione ha coinvolto circa 44.000 persone in totale. Metà ha ricevuto il placebo. L'efficacia è stata calcolata in oltre 36.000 persone a partire dai 16 anni di età (comprese le persone di età superiore a 75 anni) che non avevano alcun segno di precedente infezione. Lo studio ha mostrato una riduzione del 95 per cento del numero di casi Covid-19 sintomatici nelle persone che hanno ricevuto il vaccino.
Sono necessarie due dosi a distanza di 21 giorni. Gli effetti indesiderati più comuni di sono stati generalmente lievi. Negli Usa dove è stato vaccinato già oltre mezzo milione di persone e le reazioni avverse sono al di sotto di una su diecimila.
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