LeU non esiste più. Chissà se gli italiani ne sentiranno la mancanza. Neppure un anno di vita e la creatura di Grasso e Boldrini ha già visto la fine del tunnel, senza però trovare mai la luce. Dopo aver eletto quattordici deputati e quattro senatori, dopo aver federato alcune liste di sinistra lontane dal Pd, Liberi e Uguali ha alzato bandiera bianca e ammainato la vela. E oggi a rendere ufficiale la decisione di abbandonare la nave (che affonda) è la stessa Boldrini.
"Da indipendente non ho avuto nessun ruolo dirigenziale in Liberi e Uguali - ha detto l'ex presidente dalla Camera in una intervista a Fanpage - paradossale che alcuni giornali utilizzino la mia foto come persona di riferimento di quella esperienza. Io adesso continuerò, come ho sempre fatto, a lavorare per un'area progressista aperta". Ma senza Leu. Grasso ha provato ha tenere insieme il partito, ma non ci è riuscito. "Il risultato del 4 marzo ha sancito una inequivocabile sconfitta del centrosinistra, compresa la lista di LeU che ha superato a stento il 3%. - ha spiegato la Boldrini - Come si poteva pensare di trasformare una sconfitta di quelle dimensioni in un partito? Era un progetto senza futuro".
Secondo l'ex presidente della Camera il partitino di sinistra avrebbe dovuto
"andare oltre quella esperienza bocciata alle urne anziché volerla ostinatamente trasformare in un partito". Intanto si avvicina la sfida delle Europee e più volte la Boldrini ha lanciato l'idea di una lista unica per la sinistra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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