Un "libro nero" con i segreti di Epstein

Vip e politici, mille contatti nell'agenda. I media: lasciato solo per ore

Un "libro nero" con i segreti di Epstein

New York Mille numeri di cui oltre 300 riportano al Regno Unito, inclusi 16 contatti di Andrea d'Inghilterra, figlio della regina Elisabetta, e 18 della sua ex moglie Sarah Ferguson. Sono i primi dettagli del «libro nero» di Jeffrey Epstein, il finanziere accusato di abusi, prostituzione e traffico di minori, trovato impiccato sabato nella sua cella del carcere di Manhattan.

Dettagli che emergono all'indomani del blitz di decine di agenti dell'Fbi a Little St. James, l'isola privata nei Caraibi dove sono sbarcati in cerca di documenti, fotografie, video e computer. Anche l'agenda è nelle mani dell'Fbi, e fa tremare i potenti del mondo da un lato all'altro dell'Atlantico. Sulle sue pagine compaiono centinaia di email e numeri di telefono, tra cui i nomi di 301 personaggi tra i personaggi più ricchi e potenti della Gran Bretagna. C'è la star dei Rolling Stones Mick Jagger, l'ex premier Tony Blair, il patron del gruppo Virgin Richard Branson e l'ex top model Naomi Campbell. E ancora Earl Spencer, fratello della defunta principessa Diana e Rosa Monckton, la sua migliore amica. Del principe Andrea sono annotati 16 contatti tra cellulari e numeri fissi per le residenze di Sandringham e Balmoral, mentre 18 sono relativi a Sarah Ferguson, a cui Epstein avrebbe pagato un debito da 15 mila sterline. Nel «black book» sono inclusi anche i nomi di un centinaio di «reclute» nelle zone in cui si trovavano le sue proprietà, tra cui New York, Palm Beach e Parigi. Il New York Times, invece, fa sapere che nella casa di Epstein a Manhattan sono state trovate foto che lo ritraggono con il principe saudita Mohammed Bin Salman, l'ex presidente americano Bill Clinton, e il regista Woody Allen. Ma anche con tanti altri potenti, di buona parte dei quali conosceva segreti imbarazzanti, incluse le preferenze sessuali o l'uso di droga. Il giornalista del Nyt James Stewart, che lo aveva incontrato lo scorso anno nella sua abitazione, spiega che Epstein gli raccontò di come molti di loro si confidavano con lui, e disse che criminalizzare il sesso con le teenager era un'aberrazione culturale, visto che in altre epoche era perfettamente accettabile.

Intanto emergono nuovi dettagli sulle ultime ore di vita del finanziere. Secondo il quotidiano newyorkese si è impiccato con un lenzuolo, che si sarebbe legato al collo fissandolo poi nella parte alta del letto a castello della sua cella. Essendo la struttura non particolarmente alta, per togliersi la vita si sarebbe inginocchiato.

Inoltre, dai funzionari delle forze dell'ordine emerge che Epstein sarebbe stato lasciato solo per ore senza che nessuno lo controllasse, e uno dei due agenti preposti a farlo non era una guardia carceraria a tempo pieno, ma un sostituto.

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