Licenziamenti, sindacati in piazza

Cgil, Cisl e Uil: serve la proroga del blocco almeno fino al 31 ottobre

Licenziamenti, sindacati in piazza

I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil invitano iscritti e lavoratori alla mobilitazione per ottenere la proroga del blocco dei licenziamenti. Ma nello stesso giorno in cui i tre sindacati annunciano l'iniziativa unitaria, il premier Mario Draghi riceve a Palazzo Chigi il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri.

Non è difficile, quindi, immaginare che il faccia a faccia nella sede della Presidenza del consiglio possa risuonare a molti come una nota stonata. Anche se, va detto, Bombardieri nei giorni scorsi era stato ricevuto al Quirinale da Sergio Mattarella per i 70 anni della Uil.

Le tre manifestazioni annunciate dalla «Triplice» per sabato 26 giugno si svolgeranno a Bari, con lo stesso Bombardieri, Firenze, con il segretario generale Cisl Luigi Sbarra, e A Torino, con il segretario generale Cgil Maurizio Landini. Con quella giornata di mobilitazione i sindacati intendono proseguono sul percorso che è stato iniziato circa un mese fa e che vede come «obiettivo primario» la proroga della moratoria sui licenziamenti almeno fino al 31 ottobre, una riforma degli ammortizzatori sociali e nuove politiche attive per il lavoro. «La mobilitazione avviata nelle scorse settimane - si legge nella nota unitaria - sulla grave emergenza della sicurezza nei luoghi di lavoro, proseguita con il presidio del 28 maggio davanti alla sede del Parlamento, ha prodotto risultati parziali». Per queste ragioni i sindacati invitano i loro dirigenti locali a proseguire la campagna di sensibilizzazione «con assemblee nei luoghi di lavoro, attivi unitari, incontri con i gruppi parlamentari, i partiti e con il coinvolgimento di tutte le aree sociali sensibili alle nostre istanze».

Ieri il ministro del Lavoro Andrea Orlando, che qualche giorno fa aveva annunciato per fine luglio la proposta del governo in tema di ammortizzatori sociali, ha partecipato con il collega Giancarlo Giorgetti a un incontro al Mise con i sindacati dei metalmeccanici e i vertici italiani di Stellantis per definire la riconversione del settore auto nel nostro Paese. Nella variegata maggioranza che sostiene Draghi, intanto, continua la «dialettica».

Federico Fornaro (Leu): «La ripresa non può basarsi sulla precarietà e lo sblocco dei licenziamenti». Osvaldo Napoli (Coraggio Italia): «Nell'agroalimentare e nella ristorazione ci sono imprenditori che non trovano nessuno da assumere. Il sindacato sciolga le sue contraddizioni».

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