L'idea di Landini? Far pagare la crisi alle imprese

Landini definisce la situazione attuale come drammatica: "È costituzionale impedire alle persone di arrivare alla fine del mese?"

L'idea di Landini? Far pagare la crisi alle imprese

Intervenuto per commentare l'attuale situazione economica del Paese il leader della Cgil, Maurizio Landini, propone la sua personale "ricetta" per evitare il rischio sociale: ossia ridistribuire gli extraprofitti. Non solo quelli delle aziende energetiche, ma anche di aziende farmaceutiche e banche.

"Non ci possiamo permettere di aspettare il nuovo esecutivo o le decisioni dell'Europa sul tetto al gas o su come sconnettere il prezzo dell'elettricità dal gas", spiega Landini, intervistato da Repubblica."Il premier Draghi convochi le parti sociali, imprese e sindacati, come durante il Covid quando il protocollo sulla sicurezza ha consentito al Paese di continuare a lavorare senza chiudere", esorta.

Il decreto Aiuti bis di luglio, secondo il segretario generale, non è sufficiente e deve essere adeguato. Devono infatti essere definiti degli interventi di emergenza. Nessuna intenzione di sospendere la campagna elettorale ("Spero che in tanti vadano a votare perché lo scollamento tra le persone e la rappresentanza politica è impressionante visto che il 50% non vota più"), tuttavia è evidente che al momento si parla poco di lavoro, mentre tanti cittadini non arrivano ormai alla fine del mese. "Nei mesi di giugno e luglio molte aziende hanno cominciato a registrare un calo di ordini e molte di loro hanno allungato le chiusure estive" riferisce Landini. "Tutti insieme dobbiamo evitare il rischio di avere nei prossimi mesi imprese che cessano, chiudono e licenziano". Il segretario della Cgil parla di situazione drammatica.

"Chi fa extraprofitti - e li fa perché chi lavora ha pagato bollette esorbitanti per la speculazione oppure perché ha guadagnato moltissimo con la pandemia - ha una responsabilità sociale", attacca. "Non stiamo parlando di un intervento strutturale, ma di redistribuire l'extra - non gli utili ordinari, ma l'extra - a lavoratori, pensionati e imprese che rischiano di saltare. Singolare poi che soggetti, alcuni dei quali a controllo pubblico, possano dire che la tassa è incostituzionale. È costituzionale impedire alle persone di arrivare alla fine del mese?".

Secondo Landini, un intervento del genere potrebbe cambiare la situazione."Se il governo dice che gli extraprofitti delle sole aziende energetiche valgono 42 miliardi e con il 25% - circa 10,5 miliardi - ci ha coperto i 200 euro per i redditi fino a 35 mila euro lordi, con il 100% potrebbe distribuire altri 600 euro per mangiare e vivere nei prossimi mesi quando la situazione precipiterà. La dignità viene prima dei profitti e degli extraprofitti" dichiara.

Le risorse, aggiunge il segretario, devono essere prese dove sono presenti.

Landini passa poi a spiegare che il sindacato non ha preferenze politiche."Fa la sua parte chiedendo la riforma del fisco, del lavoro e delle pensioni e della loro rivalutazione".

Se da un lato appoggia la Lega per Quota 41, dall'altro si sente vicino al Pd per la patrimoniale. "Non siamo neutrali, ma autonomi e pronti a rispondere ai bisogni delle persone: esattamente l'opposto della neutralità", specifica il sindacalista.

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