Liguria, la sinistra cancella le grandi opere. Gronda, diga e strade fuori dal programma

Orlando schiera il partito del no e si piega ai diktat di Conte

Liguria, la sinistra cancella le grandi opere. Gronda, diga e strade fuori dal programma
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Andrea Orlando schiera il partito del no (alle opere pubbliche) in Liguria. Dal programma dell'ex ministro Pd, in corsa per la guida della Regione Liguria, spariscono i cantieri per la Gronda, la Diga, il tunnel di Fontanabuona, il completamento della ferrovia La Spezia-Parma, il nuovo ospedale Galliera. Un altro diktat di Giuseppe Conte, dopo la cacciata di Renzi dalla coalizione, impone la sbianchettatura al programma. Nelle 57 pagine del programma del candidato di Schlein e Conte c'è di tutto: antifascismo, gender, follie green e tasse. Mancano le infrastrutture. Il partito del no impone anche in Liguria l'agenda al dem Orlando. Il sindaco di Genova, Marco Bucci, candidato per la regione del centrodestra, attacca: «Non ho visto niente per quanto riguarda i porti o le aree industriali nel programma del candidato della sinistra. Probabilmente perché è schiavo del M5S e non riesce a decidere. Come sulle infrastrutture: non si parla di Diga, non si parla di Gronda e nemmeno dell'ospedale Galliera, queste sono cose gravissime! Le grandi opere rappresentano il futuro della nostra regione, la mancata indicazione nel programma è l'emblema della visione miope e confusionaria del centrosinistra per lo sviluppo della Liguria. Per me le linee programmatiche rappresentano un impegno inderogabile nei confronti dei liguri, tutto ciò che è indicato deve essere portato a termine. Servono capacità e una visione chiara, elementi che abbiamo dimostrato di possedere. Questo è ciò che ci rende credibili». Nella ricetta di Orlando, le tre principali infrastrutture, Diga, Gronda e Tunnel della Fontanabuona, diventano «opere dannose». Quasi un simbolo del malgoverno. È il modello grillino della «decrescita felice» che si impone nel campo largo. La mossa è un passo obbligato di Orlando per salvare la coalizione. Altrimenti i Cinque stelle targati Conte, con l'ok di Bonelli e Fratoianni, l'avrebbero mollato Gli attacchi al candidato Pd piovono da tutti i fronti. «Ho letto con stupore il programma presentato da Andrea Orlando per le elezioni regionali. Naturalmente prima di esprimere una posizione politica personale, preferisco aspettare anche di conoscere il programma di Bucci, che non è ancora stato reso noto. Tuttavia, il programma di Orlando evidenzia delle mancanze a dir poco clamorose: in primo luogo, la questione della Gronda, seguita dal Tunnel della Val Fontanabuona e, infine, dalla Diga. Queste opere sono fondamentali per Genova e la Liguria. Mi par evidente che nella coalizione di Orlando il Movimento Cinque Stelle e la Sinistra Ambientalista abbiano avuto la meglio, imponendo di non menzionare Gronda e Diga per mantenere la libertà di non realizzarle» sottolinea Arianna Viscogliosi di Italia Viva. La sinistra ideologica vuole prendersi la Liguria. «Spariscono la Gronda, la Diga, il Tunnel della Fontanabuona, che invece nomina in senso dispregiativo come presunti danni del centrodestra. Dimentica ovviamente anche il nuovo Galliera. E dimostra di non conoscere la realtà ligure.

Nessuna delle tre sole opere che cita (Terzo Valico dei Giovi, raddoppio ferroviario a Ponente e linea Pontremolese) rientra tra quelle per le quali è necessario aprire i cantieri già finanziati» - rincara Matteo Campora, candidato di Vince Liguria e fedelissimo di Bucci. Orlando incassa il boccone e prova a risalire nei sondaggi.

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