L'imam dà lezione ai bambini: polemica alle medie in Veneto

L'imam Kamel Layachi invitato nella scuola media di Agordo. Genitori preoccupati. L'ira di Salvini: "Ma che testa hanno alcuni 'educatori'?"

L'imam dà lezione ai bambini: polemica alle medie in Veneto

Martedì 8 marzo alla scuola media "Antonio Pertile" di Agordo, paesino in provincia di Belluno, terrà lezione l'imam Kamel Layachi, responsabile del dipartimento di formazione e dialogo interreligioso. In Regione Veneto l'assessore all'Istruzione Elena Donazzan ha già promesso battaglia per impedire la lezione. "Ma che testa hanno alcuni 'educatori'? - si chiede Matteo Salvini - quanti missionari cristiani danno lezione nei Paesi Islamici?".

"Farò di tutto perché l'imam non vada in aula - spiega la Donazzan al Fatto Quotidiano - in questo momento storico è inopportuno invitare un predicatore a scuola soprattutto dopo quello che è accaduto in Veneto. In una classe a parlare a dei minori si entra se hai determinate caratteristiche, questo preside ha fatto una forzatura. Tra l’altro la direttrice dell’ufficio scolastico provinciale non ne sapeva nulla. Chiederò immediatamente un’ispezione all’Antonio Pertile per capire le motivazioni di questa scelta e come mai sia stata individuata questa persona per parlare con i ragazzi". L'invito a Kamel Layachi ha scatenato l'ira di molti genitori. Anche perché l'incontro rientra nell’ambito del "progetto educazione alla mondialità, pace e solidarietà". La lezione a scuola rientra, infatti, in un percorso che vedrà l’imam Kamel anche protagonista di un incontro alla casa parrocchiale che si terrà il 12 aprile.

"Si tratta di un’iniziativa all’interno dell’offerta formativa proposta dalla scuola che l’ha gestita secondo le proprie indicazioni - commenta il sindaco di Agordo, Sisto Da Roit - il confronto è sempre positivo". Dello stesso avviso anche monsignor Giorgio Lise, arcidiacono del paese: "Se viene chiamato un imam per spiegare il suo modo di vedere il rapporto con un Dio di un’altra religione non trovo nulla per cui stracciarsi le vesti".

Il centrodestra, invece, si è duramente scagliato contro un invito che, come fa notare Salvini su Facebook, arriva "proprio nei giorni in cui nel Nordest vengono arrestati e indagati alcuni islamici, accusati di arruolare e predicare per i terroristi". Sul social network il leader della Lega Nord ha, poi, pubblicato il numero di telefono della "scuola della pace".

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