L'Italia a due velocità

Sicurezza, ricchezza, ambiente e lavoro: la classifica delle città più vivibili divide il Paese tra Nord e Sud. Trento al primo posto, all'ultimo Crotone. Milano quinta, Roma solo 53esima

L'Italia a due velocità

Si vive benissimo a Trento, Bolzano e Bologna. Decisamente peggiore è la situazione a Crotone, Siracusa e Caltanissetta. Il nuovo Rapporto sulla qualità della vita pubblicato da Italia Oggi in collaborazione con l'università La Sapienza di Roma e con Cattolica assicurazioni conferma che, ancora una volta, l'Italia è un Paese diviso in due. La vivibilità delle principali città del Paese è mediamente buona al Centro-Nord, mentre al Sud e nelle isole si concentra la maggior parte dei Comuni in fondo alla classifica. Il primo gradino del podio è occupato da Trento, che ottiene piazzamenti eccellenti in otto ambiti rispetto ai nove presi in considerazione. Seconda è invece Bolzano, seguita da Bologna.

Nelle prime dieci posizioni ci sono Firenze (quarta) e poi a seguire Milano, Siena, Parma, Pordenone, Trieste e Modena. A chiudere la graduatoria, appena sopra la città calabrese (in coda in sei settori su nove: affari e lavoro; ambiente; istruzione e formazione; reddito e ricchezza; sicurezza sociale; tempo libero) e i due Comuni siciliani ci sono Napoli (quartultima) e poi Agrigento, Catania, Foggia, Vibo Valentia, Taranto e Palermo. Lo studio mette quindi in rilievo come anche quest'anno l'Italia proceda a due velocità.

Nessuna provincia meridionale o insulare si trova infatti nelle prime 32 posizioni. Quest'anno Bolzano e Bologna vengono promosse di una posizione rispetto al 2021, mentre Firenze perde due posti. Stabile al quinto posto invece Milano, mentre Siena passa dal dodicesimo al sesto, segnando un balzo in avanti. Male Parma che lo scorso anno aveva conquistato la vittoria e invece in questa edizione scivola in settima posizione. Fra le province con le performance peggiori rispetto a un anno fa c'è anche Torino, diventata 54esima dopo aver perso 35 posizioni. Bene invece Como (più trenta punti, da 62esima a 32esima), Pesaro Urbino (più 26 punti, 30esima da 56esima) e Rimini (più 24 punti, 37esima da 61esima). La qualità della vita è risultata, secondo l'indagine, mediamente buona o accettabile in 64 province su 107, con un miglioramento rispetto all'anno passato. Il rapporto evidenzia anche come le grandi aree urbane abbiano retto meglio alla pandemia che ha invece affossato ulteriormente diverse aree meridionali e insulari, già protagoniste in negativo nelle passate edizioni. Basti pensare che la prima città del Sud, Matera, si trova solo al 71esimo posto (nel 2021 era invece 55esima). Subito sotto c'è Cagliari, che invece guadagna due posizioni. Per trovare un altro Comune del Sud bisogna arrivare al 74esimo posto, dove c'è Potenza (nel 2021 era 69esima). Quanto alle città del Nord meno vivibili, ci sono Rovigo (al 70esimo posto della classifica generale, il dato meno positivo fra i Comuni settentrionali), Alessandria (67esimo posto) e La Spezia (63esimo posto).

«In tempi difficili come questi le buone notizie fanno ancora più piacere commenta il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti -. Essere valutati primi in Italia per qualità della vita è motivo di grande orgoglio ma al tempo stesso ci consegna una grande responsabilità: continuare a lavorare per assicurare ai nostri cittadini ed ai nostri ospiti i medesimi standard di eccellenza che ci vedono premiati.

Ci fa piacere che fra gli ambiti in cui la nostra realtà spicca vi sono l'ambiente, l'istruzione e la sicurezza sociale. Temi su cui l'azione di governo ha particolarmente insistito con risultati colti in altre occasioni da osservatori esterni».

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