Ormai la scuola sembra diventata un campo di battaglia: studenti che sfregiano le prof per un rimprovero, padri che prendono treni per andare a picchiare i presidi, genitori (in coppia) che rompono le costole per strada agli insegnanti. Stavolta il coltello è spuntato per uno sgambetto, cioè per una ragazzata che si fa da quando esiste la scuola, e a farne le spese è stato un ragazzino di 17 anni, E.M.N. di origine marocchine, ma residente a Mosciano Sant'Angelo in provincia di Teramo. J.M., 18 anni, se l'è presa come se l'avessero offeso nell'onore e al compagno di scuola, ha rifilato una coltellata al volto che per un niente non è diventato tragedia.
É successo ieri all'Its di Giulianova, l'Istituto professionale di Stato per l'industria e artigianato, poco dopo il suono della campanella d'ingresso. Secondo una prima ricostruzione sembra che il ragazzo ferito abbia fatto lo sgambetto in corridoio al compagno, che per tutta risposta si è rialzato, ha estratto dallo zaino il coltellino a serramanico dalla lama lunga 6 centimetri e lo ha colpito. Sul posto sono subito intervenuti gli operatori del 118 che hanno trasferito il giovane ferito all'ospedale di Teramo dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. La lama del coltello ha provocato ferite profonde alla guancia sinistra e la rottura di alcuni denti.
I militari dell'Arma comunque hanno già acquisito le telecamere interne della scuola per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. Ii due studenti si sarebbero affrontati nell'atrio dell'istituto superiore «Crocetti-Cerullì» intorno alle 08.15. Le immagini visionate dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Giulianova, diretti dal maggiore Vincenzo Marzo, confermerebbero lo sgambetto e la reazione e il drammatico epilogo.
Pare che tra i due giovani vi fossero vecchie ruggini, che sabato scorso fosse stato il marocchino, dopo una lite a colpire con un pugno l'italiano nel parcheggio della stazione ferroviaria di Giulianova. Diverse testimonianze raccolte tra gli studenti dipingono il ferito come un ragazzo dagli atteggiamenti da bullo che spesso avrebbe provocato i compagni di classe per cercare lo scontro fisico.
La prognosi per il ferito, ricoverato nel reparto maxillo-facciale dell'ospedale, è superiore ai 30 giorni. L'accoltellatore è stato denunciato per lesioni personali aggravate e porto abusivo di coltello di genere proibito.
Non è escluso che il magistrato possa adottare
provvedimenti restrittivi. Anche gli organi di istituto dovranno decidere quale sanzione adottare nei confronti dell'aggressore. Anche se il preside Luigi Valentini ha voluto spiegare che «al di là del sanzionare bisogna capire».
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