"Ti comunico la mia autosospensione dal Pd fino a quando questa vicenda non sarà chiarita. Lo faccio per il rispetto e l’affetto che provo verso gli iscritti del Pd". Questa la lettera al segretario Zingaretti - risalente allo scorso 14 giugno - con cui Luca Lotti annunciava il suo passo indietro dopo lo scandalo legato alla sua partecipazione a riunioni con esponenti del Csm per pilotare le nomine nella magistratura, il cosiddetto caos procure. Ma quello che Lotti definiva un passo indietro, a dire il vero sembra piuttosto un passo di lato. Come se nulla fosse successo, infatti, l'ex ministro per lo Sport del governo Renzi parteciperà alla convention di Montecatini della sua corrente, Base riformista (Br), in programma tra il 5 e il 7 luglio "per pensare, discutere e progettare il Pd di domani e il governo del Paese".
L'apertura dei lavori della convention, fissata alle 18 di venerdì, avrà come gran cerimoniere proprio Lotti, co-leader della corrente insieme a Lorenzo Guerini. Come scrive l'Huffington Post, Lotti dovrebbe limitarsi a un saluto iniziale, dopo di che "partiranno i lavori della tre giorni, molto più di una riunione di corrente. Cosa mi impedisce di essere lì a parlare e ascoltare?", ha dichiarato l'ex ministro, da sempre tra i petali più "pesanti" del giglio magico renziano.
Sorge spontanea una domanda: è normale che l'iscritto a un partito che si è autosospeso possa continuare a partecipare alla vita politica di quel partito? La risposta, scontata, sarebbe negativa. Ma nel Pd dove ognuno fa come vuole, tutto è possibile. Anche fingere di autosospendersi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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