Con lui la Chiesa è ritornata tra la gente

Con lui la Chiesa è ritornata tra la gente

Il Papa dei poveri, degli ultimi, dei senzatetto. Ma anche il Papa comunista, marxista e anche un po' grillino, uomo di marketing, calcolatore, despota assoluto ed eretico. É stato descritto in mille modi, Jorge Mario Bergoglio, in questi cinque anni di Pontificato: è stato tirato per la tonaca da questo e dal quell'altro lato, hanno sbandierato pubblicamente la sua amicizia, approfittando della sua apparente bonarietà (pensando che non se ne accorgesse) e lo hanno anche mal interpretato, soprattutto quegli «esegeti» in malafede che hanno cercato nell'ultimo quinquennio di strumentalizzare i suoi documenti anche in chiave sedevacantista, creando nuove correnti tradizionaliste e cordate che il Pontefice sin dall'inizio ha cercato invece di annientare. Peccato (per questi pochi reduci) che dal 2013, con l'arrivo di Francesco tante cose siano realmente cambiate: pensiamo alla riforma che, come hanno più volte spiegato i più vicini a Bergoglio, è una riforma (ancora in fase di realizzazione) pensata per cambiare soprattutto la mentalità che vigeva, fino a qualche anno fa, all'interno della Curia Romana. Qualche opposizione c'è stata, come negarlo, lo ha ammesso anche lo stesso Francesco, ma da quel 13 marzo, nelle Chiesa si è iniziata a masticare sempre di più quella «teologia del popolo» che vede nel Papa argentino uno dei massimi sostenitori e che ha portato gli ultimi in una posizione di priorità nell'azione pastorale del Pontefice: e così, ecco le sempre più frequenti visite agli ammalati, i pranzi con i carcerati, con i senzatetto, gli incontri con i migranti e con i disoccupati. Tutto compiuto nel segno della misericordia, la parola a cui Francesco forse è più legato, tanto da aver indetto addirittura un Giubileo straordinario proprio su questo tema. In una società sempre più orientata verso lo scarto umano, verso lo spreco, verso la disillusione, serviva uno come Bergoglio per dare un evangelico scossone a quella Chiesa rimasta per anni lontana dalla gente, che non sapeva ascoltare il grido d'aiuto lanciato da Papa Benedetto prima delle dimissioni e dai fedeli che consideravano la Chiesa soltanto un sinonimo di mondanità, di lusso, di sfarzo e anche di massoneria.

La strappo di Francesco ha generato il caos, soprattutto tra chi anche oggi tenta di resistere alla riforma e che si oppone al Papa. Non è un eretico, è un semplice uomo, Francesco, che scendendo dal divino piedistallo, è riuscito a incontrare il cuore e la mente dell'altro.

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