I talk show, si sa, puntano prima di tutto a una cosa: fare ascolti. E così funzionano bene gli Orsini di turno. Non conta molto l'informazione che viene data ai cittadini-telespettatori, la cosa che più interessa è lo "scontro" che suscitano gli ospiti di turno, in altre parole la "spettacolarizzazione". Anche sulla guerra. A Piazza Pulita, su La7, è andato in onda l'ennesimo battibecco acchiappa audience. Protagonisti Michele Santoro e Paolo Mieli. Tra i due è nato un duello molto acceso, un vivace botta e risposta in cui il conduttore, Corrado Formigli, ha faticato a inserirsi. O forse non ha voluto farlo.
Si discuteva di armi e di Ucraina. A un certo punto del dialogo Santoro, che già si è espresso, nelle ultime settimane, su posizioni ultrapacifiste (al punto da arrivare quasi a negare, senza mai dirlo apertamente, il diritto all'Ucraina di difendersi), ha chiesto a Mieli: "Tu vuoi un maggiore invio di armi o che la guerra si fermi? Fammi capire, vuoi più armi?". Mieli risponde laconico: "Sì". E Santoro, soddisfatto della risposta, che si aspettava, ribatte: "Sì? Ed io no... questa è la differenza fra me e te, fondamentale". Poi si riaggancia a un discorso iniziato poco prima e replica all'ex direttore del Corriere: "Noi non abbiamo combattuto per Baghdad, tu eri contro ma noi non siamo andati a difendere Baghdad..."
Mieli ne approfitta per incalzare il proprio interlocutore: "Ma perché a Baghad hai detto 'Bush fermati' e non 'Bush e Saddam fermatevi'?". Santoro risponde così: "Ma sono due eserciti che stanno combattendo... un'alleanza che sta combattendo con gli uominini dell'Ucraina e..."
Mieli insiste: "Perché hai detto Bush fermati?". Santoro risponde: "Perché era Bush che si doveva fermare. Come il padre (di Bush, ndr) si era fermato la prima volta (prima guerra del Golfo, ndr). Ora è Biden che si deve fermare".
In piena trance agonistica Santoro affila il proprio antiamericanismo vecchio stile e la butta in caciara: "Cosa è successo a Bagdad, chi ha vinto? E chi ha perso in Afghanistan? Me lo spieghi? E chi perderà in Russia, dimmelo oggi... Vuoi le armi, come le hanno volute a Baghdad? Il risultato è quello che ci sarà, la distruzione dell'Ucraina...".
Facciamo un brevissimo riassunto: la Russia ha invaso l'Ucraina e da più di due mesi la bombarda. L'Ucraina cerca in tutti i modi di difendersi e per farlo chiede aiuti (armi) all'Europa e in primis agli Stati Uniti. La soluzione del dramma della guerra qual è per Santoro? Biden che si deve fermare. Ovvero, gli Stati Uniti non devono aiutare più l'Ucraina.
Il pacifismo dei prepotenti, il pacifismo degli aggressori, di chi invade e cancella le vite e le speranze degli altri paesi. Come a Budapest nel 1956, a Praga nel 1968... a Kiev nel 2022. Sappiamo da che parte della storia sta Santoro.
"Putin ha bombardato il segretario ONU, se l'avesse fatto Biden ti saresti rotolato su questo tavolo"
— Piazzapulita - La7 (@PiazzapulitaLA7) April 28, 2022
Il dibattito tra Paolo Mieli e Michele Santorohttps://t.co/DfITMl39Lq#Piazzapulita
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