L'unico gesto di umana compassione sono quei sacchi di juta calati sulla testa. Per il resto le immagini dell'esecuzione di cinque civili accusati di tradimento nel Lugansk sono scioccanti anche per chi conosce le atrocità del conflitto. Le foto sono state pubblicate su Telegram e Twitter da Serhii Sternenko, avvocato e attivista ucraino, che ha denunciato pubblicamente l'ultima efferatezza commessa dai russi nei territori occupati. Al netto della propaganda di guerra.
Sternenko ha voluto mostrare cosa accade in Ucraina negli insediamenti del Lugansk non ancora liberati. «Nella regione i russi hanno giustiziato pubblicamente dei civili. È stata una mossa di facciata, in modo che tutti la vedessero. E il mondo deve vederlo. I russi sono un mucchio di disumani che ostentano le loro atrocità», scrive accanto alle crude immagini dei cinque uomini impiccati. Alcuni hanno gli abiti insanguinati e al collo di ciascuno di loro pende un cartello di cartone in cui vengono definiti traditori della Repubblica Popolare del Lugansk e accusati di varie azioni contro quello che gli occupanti filorussi considerano uno Stato legittimo. L'attivista chiede che vengano mostrate queste immagini a chi parla di trattative di pace, perché ritiene che al momento non ci sia nessuno con cui parlare. «C'è solo da sterminare questo male assoluto», dice Sternenko, sollecitando l'invio di nuovi carri armati «per punire la malvagità russa».
Anche se secondo l'intelligence Usa i combattimenti in Ucraina stanno rallentando e Kiev continua a resistere, i russi tengono sempre sotto pressione il Donbass. Nelle ultime 24 ore l'esercito di Mosca ha lanciato decine di attacchi nella regione, colpendo infrastrutture civili a Kharkiv, Kramatorsk e Donetsk, mentre le forze armate di Kiev hanno respinto gli assalti delle unità militari della Federazione in 17 località. Si combatte anche nei pressi di Zaporizhzhia, nella parte sud-orientale della regione, dove sabato notte si è combattuta una cruenta battaglia in un villaggio attaccato dai russi. La risposta ucraina, secondo quanto riportato dal capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh, avrebbe provocato la morte o il ferimento di trecento militari di Putin. Sotto attacco anche Kherson. Qui i russi hanno preso di mira i quartieri residenziali e le infrastrutture civili, uccidendo un uomo, ma gli ucraini stanno comunque avanzando. Dopo che il 15 novembre l'esercito di Kiev aveva liberato la città sulla riva destra del Dnipro, ieri le truppe ucraine hanno raggiunto la riva sinistra del fiume, come mostrano le immagini diffuse da fonti militari di Kiev in cui si vede un gruppo di soldati che attraversa le acque in barca e raggiunge un piccolo porto nella sponda orientale per innalzare la bandiera ucraina. Da questo porto dovrebbe partire a breve l'offensiva per riconquistare la riva orientale.
Oltre agli attacchi serrati delle forze di Mosca e all'uso di granate vietate alla clorpicrina contro l'esercito ucraino nell'est del Paese, c'è anche il fattore inverno a preoccupare Kiev. Nella capitale ucraina e nell'intera regione è emergenza blackout dopo gli sforzi russi - definiti «barbarici» dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken - di colpire le infrastrutture per lasciare gli ucraini al buio e al freddo. Tanto che ci sono più di 500 località ancora senza elettricità a causa dei bombardamenti delle ultime settimane che hanno danneggiato gran parte la rete elettrica nazionale. Soltanto in serata a Kiev è stata ripristinata la fornitura all'85% dei consumatori. «La Russia sta cercando di usare l'inverno come arma», ha denunciato. A Kiev ieri le temperature sono scese a meno cinque gradi. Ma la società elettrica Dtek ha fatto sapere di non poter seguire le interruzioni di corrente pianificate, finché non sarà aumentata la capacità del sistema, nonostante i tecnici stiano facendo il possibile per stabilizzare la situazione.
Ieri, intanto, le truppe del Comando aereo orientale dell'Ucraina hanno abbattuto un elicottero d'attacco russo. L'aeronautica militare ucraina ha pubblicato un video in cui si vedrebbe l'abbattimento del veicolo militare.
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