"Non è vero che ho insegnato ai bimbi come diventare trans. Anche perché io so bene che etero, gay e trans si nasce, non si diventa. Non ho indottrinato nessuno". Vladimir Luxuria dribbla le polemiche scoppiate dopo la lezione tenuta a un gruppo di ragazzini under 13 sul tema del transgendering nella trasmissione di Rai Tre "Alla lavagna". Intervenuta la notte scorsa durante il programma radiofonico "I lunatici", su Radio Due, l'ex parlamentare di Rifondazione Comunista ha voluto precisare alcune cose.
"Alle loro domande ho risposto usando un linguaggio garbato, comprensibile, delicato. Io ho sempre rispettato i bambini, c'è stato il consenso dei genitori dei bimbi che hanno seguito la puntata dalla regia, nessuno è uscito fuori turbato, anzi. Il tema del bullismo è molto importante e sentito. In fondo, quelli che mi hanno dato contro pensano che se un gay viene sfottuto, discriminato e messo da parte il messaggio che passa è che è meglio che i gay si nascondano. Ma oggi nessuno più si deve vergognare della propria identità sessuale", ha detto Luxuria, prima di sgonfiare l'altra polemica sulla sua "favola dell'uccello".
"A un certo punto i bambini mi hanno chiesto di raccontare una favola in due minuti. Io ho raccontato la favola di un uccello che stava in gabbia liberato da una bambina che lo vedeva soffrire. Io non ho mai pensato che l'uccello in gabbia avesse qualche doppio senso sessuale. Chi pensa che io raccontando la favola dell'uccello faccia riferimento a un membro maschile deve mettere le tende dallo psichiatra. Questi sono ossessionati dal sesso, sono malati, pensano solo a quello. Andiamo oltre la sessualità, andiamo oltre quest'ossessione, cerchiamo di vedere quello che ci unisce, non quello che ci divide", l'appello di Luxuria.
Qualche ora dopo, la trans più famosa d'Italia è intervenuta anche ai microfoni di Radio Cusano Campus. Il motivo? Sempre lo stesso, che ha spinto Lega e Fratelli d'Italia a preparare due interrogazioni da presentare a Commissione di Vigilanza Rai e governo. Ma questa volta il bersaglio di Luxuria ha avuto un nome e un cognome: quelli del leader del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi. "Continua a dire che la puntata è stata trasmessa in prima serata, a dimostrazione che è un ignorante, nel senso che ignora pure il fatto che sia stata trasmessa dopo le 21 e questo perché in realtà né lui né tutti quelli che parlano di indottrinamento hanno visto la puntata in cui parlo ai bambini del mio trascorso, di quando venivo schernita perché omosessuale".
E poi la stoccata definitiva: "Cosa pensa Adinolfi? Che quei bambini ai quali ho parlato durante la puntata della Rai possano diventare gay? Ancora non ha capito che non si diventa gay o etero ma ci si nasce? Questa è ignoranza!", ha concluso la prima deputata trans d'Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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