"Siamo soddisfatti. Abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso. È un momento storico per l'Europa e per l'Italia". Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha commentato l'accordo raggiunto in Europa sul Recovery Fund. Il piano di aiuti destinato ai Paesi colpiti duramente dal Covid-19 prevede un pacchetto da 750 miliardi di euro, di cui il 28% è destinato all'Italia: si tratta di 209 miliardi con cui "abbiamo la possibilità di far ripartire l'Italia con forza e cambiare volto al Paese". Per questo, incalza il premier, "ora dobbiamo correre".
La maggioranza esulta
"Per l'Europa è una svolta storica- commenta il viceministro dell'Economia, il dem Antonio Misiani- Di fronte alla crisi più grave dal dopoguerra, l'Unione ha varato una risposta comune di grande portata, Next Generation EU: un piano straordinario per la ripresa da 750 miliardi che sarà finanziato con l'emissione di Eurobond". Si tratta di "un risultato importante, dovuto alla fermezza e determinazione con cui il presidente Conte e il ministro Amendola hanno condotto il negoziato, difendendo con efficacia le posizioni sostenute dal nostro Paese".
Parole di soddisfazione anche dal resto del Partito Democratico: su Twitter, il viceministro degli Esteri, Marina Serena considera "storico" l'accordo raggiunto al Consiglio europeo. "Vince chi crede nell'Europa e nella solidarietà- ha scritto- perde l'egoismo e la pretesa di porre veti. Bene il Governo, ora al lavoro per riforme e progetti per ripartire!".
Storico accordo al #EuCo: 750 mld € di Recovery Fund, 209 destinati all’Italia! Vince chi crede nell’Europa e nella solidarietà, perde l’egoismo e la pretesa di porre veti. Bene il Governo, ora al lavoro per riforme e progetti per ripartire! @GiuseppeConteIT @amendolaenzo
— Marina Sereni (@MarinaSereni) July 21, 2020
Canta vittoria anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che in un post su Facebook scrive: "Chiuso l'accordo a Bruxelles. Un ottimo risultato per l'Italia, un capolavoro politico per l'Europa. Davanti alla crisi l'Europa c'è e batte un colpo storico". E aggiunge: "Oggi perdono i sovranisti. L'accordo di Bruxelles dimostra che un governo europeista fa bene all'Italia". L'accordo sul Recovery Fund è un "ottimo risultato" anche a detta del presidente presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei, di Italia Viva, che ha commentato: "L'accordo raggiunto segna un indubbio rilancio del progetto europeo che ci auguriamo possa indirizzarsi sempre più verso la dimensione della solidarietà e del sostegno reciproco tra i Paesi membri. Quella di oggi è la miglior risposta ai populisti e a chi si augurava che l'Europa implodesse".
Esultano per il risultato ottenuto da Conte anche i membri del Movimento 5 Stelle. "Dopo gli ultimi sviluppi nessuno l'avrebbe mai detto, ma Conte ce l'ha fatta! È il Presidente di tutti gli italiani, grazie Giuseppe!", ha commentato il ministro della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, su Facebook. Soddisfatto anche il viceministro della Salute grillino, Pierpaolo Sileri: "Accordo trovato in Europa dopo giorni di trattative del Presidente Conte. L'Italia c'è. Ha mostrato forza, serietà, coraggio. L'Italia è già ripartita ed ora può guardare oltre il Covid". Anche il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, ha commentato il piano deciso a Bruxelles: "È un buon inizio, un buon punto d'equilibrio- ha scritto- Comunque il migliore possibile date le forti resistenze opposte da alcuni paesi 'frugalì. E se questo risultato, comunque la si pensi, è stato ottenuto, il merito è soprattutto di chi ci ha creduto da sempre, Giuseppe Conte in primis".
#RecoveryFund approvato con 209 miliardi per l'Italia e 750 complessivi per fronteggiare in #Europa l'emergenza #coronavirus.
— Nicola Morra (@NicolaMorra63) July 21, 2020
Buon punto d'equilibrio, ma ora massima attenzione: progetti solidi, nel rispetto della dignità della persona e delle comunità.
Bravo @GiuseppeConteIT. pic.twitter.com/Vcf2KClfkk
Il salto di Zingaretti
I soldi del Recovery Fund, però, non arriveranno subito. I tempi, infatti, sono lunghi e l'Italia potrebbe riceverli solamente nella primavera del 2021. Ed entro il 2023 i fondi dovranno essere spesi per le riforme proposte dal governo sulla base delle raccomandazioni della Commissione.
Per questo, potrebbe riaprirsi il capitolo sul Mes. Ne hanno già parlato renziani e democratici, sostenendo che il fondo salva-Stati possa aiutare l'economia italiana, massacrata dal Covid-19. "Io i soldi del Mes li prenderei. Deciderà il governo ma ci converrebbe prenderli. È veramente una cosa importante. Capisco la diffidenza di una parte del governo, ma sono soldi molto importanti per la nostra sanità", aveva affermato il segretario del PD Nicola Zingaretti, intervenendo alla trasmissione In Onda su La7 e aprendo le ostilità attorno a un punto delicato e discusso da tempo. Così, dopo l'accordo sul Recovery Fund, Zingaretti fa un salto in avanti, seguito a ruota da Italia Viva. Matteo Renzi, infatti, aveva annunciato: "A breve, ovviamente, arriveranno anche i miliardi del Mes".
Una spinta che potrebbe aprire le ostilità con i 5 Stelle, contrari all'utilizzo del Mes. Sulla stessa linea anche Palazzo Chigi, come ha ribadito Giuseppe Conte: "La mia posizione non è mai cambiata.
Il Mes non è il nostro obiettivo. L'obiettivo è valutare il quadro di finanza pubblica e utilizzare tutti i piani che sono nell'interesse dell'Italia". È una posizione di partenza, che sarà oggetto di negoziati interni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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