M5s, giravolta di governo Sì alle Olimpiadi 2026 a Torino

Dopo il veto su Roma, Grillo a sorpresa benedice i Giochi. Appendino spiazzata, Chiamparino apre

M5s, giravolta di governo Sì alle Olimpiadi 2026 a Torino

Beppe Grillo novello tedoforo accende la fiamma olimpica a Torino. È lui infatti che dispensa e che nega: Olimpiadi a Roma? No. Olimpiadi a Torino? Sì. La sindaca pentastellata, Chiara Appendino e altri M5s della sua giunta avevano espresso dubbi sulla possibilità da parte della città di accogliere i Giochi invernali nel 2026. Ma Grillo ha scosso la sua folta chioma argentata e questa volta come Giove ha idealmente concesso l'Olimpo alla città della Mole Antonelliana mentre a Roma era toccata una delle sue saette che avevano incenerito la possibilità di partecipare alla gara per aggiudicarsi i Giochi del 2024.

Certamente oggi M5s per trasformarsi da partito di lotta a partito di governo deve cambiare atteggiamento. Ma non solo. È pure vero che in questo caso il progetto potrà essere elaborato fin dall'inizio dalla giunta che è al timone del Comune mentre la proposta che arrivò al Campidoglio era un pacchetto già chiuso confezionato da altri. Ma il punto è che Grillo nell'uno e nell'altro caso non tiene conto del contesto. Sono molti pure per Torino gli scogli da superare sia di natura procedurale sia organizzativa ai quali evidentemente il leader del Movimento Cinquestelle non ha pensato. Non solo: sulla candidatura alle Olimpiadi non c'è accordo all'interno della giunta, sono molti infatti i grillini contrari. Proprio per forzare la mano è arrivata la zampata di Grillo, intervenuto telefonicamente durante l'assemblea del movimento tenuta a Torino venerdì sera.

«Le Olimpiadi sono una grande occasione da cogliere in maniera positiva, con entusiasmo per Torino e per il Movimento - ha detto il fondatore del M5s messo in viva voce dalla Appendino - Dimostreremo di saper fare Olimpiadi a zero debito, in maniera sostenibile, diverse rispetto a quella del 2006». Nel 2006 le spese per Torino quadruplicarono rispetto al budget previsto tanto che si parlò di Olimpiadi del debito. Comunque con l'intervento di Grillo per la Appendino non c'è scelta. La sindaca invierà una lettera al Comitato Olimpico italiano per manifestare l'interesse della città ad aprire un dialogo con i tecnici del Cio, condizione preliminare per decidere o meno se candidare la città e, nello stesso tempo «attivare tutti i canali disponibili per l'impiego di risorse private» per realizzare le infrastrutture e l'evento. Soltanto a luglio però il Cio ufficializzerà le condizioni contrattuali.

Non sono pochi i consiglieri comunali e regionali dei Cinquestelle contrari alla candidatura della città. Sarebbero almeno 4 i consiglieri comunali contrari. La Appendino inizialmente fredda dinanzi alla proposta non ha potuto sottrarsi dopo l'intervento del leader. Contrari Damiano Carretto e Maura Paoli, che hanno presentato un piano alternativo e non condividerebbero l'idea dei Giochi anche Daniela Albano e Marina Pollicino.

Ma Sergio Chiamparino, governatore del Piemonte, giudica «positivo» il ripensamento di Grillo e si dice

pronto a collaborare con la Appendino, premessa forse per futuri accordi Pd-M5S.

Critico l'azzurro Osvaldo Napoli che si chiede da chi sia stato eletto Grillo «per decidere che cosa va bene e che cosa no per la nostra città».

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