"È screditante...?": la domanda di Floris che imbarazza Di Maio

Il ministro degli Esteri torna ancora una volta sul tema dell'omosessualità. Nuovo duello con Floris dopo quello con la Gruber

"È screditante...?": la domanda di Floris che imbarazza Di Maio

È un indispettito Luigi Di Maio quello che, interpellato per l'ennesima volta in merito alla questione omosessualità, replica alle domande di Giovanni Floris.

Ospite a Di Martedì, trasmissione in onda su La7, il ministro degli Esteri ribadisce di nuovo la propria eterosessualità, e precisa: "Non mi sono sentito offeso quando mi hanno dato dell'omosessuale, ho detto semplicemente che era una notizia non vera, perché sono felicemente fidanzato". "È screditante essere omosessuale?", incalza ancora Floris. "Dipende dal tono e dal significato che si dà a questa parola", è la secca risposta del rappresentante grillino.

Ultimamente pare essere divenuta una questione di non poca importanza quella dell'orientamento sessuale del ministro pentastellato, tanto che se ne parla un po' ovunque.

Nervosismo dalla Gruber

Tutto sembra essere partito da un passaggio individuato nel libro di recente pubblicazione di Luigi Di Maio, un testo dal titolo "Un amore chiamato politica". Fra gli argomenti trattati, anche quello dell'omosessualità: il ministro degli Esteri, infatti, racconta di essere stato più volte definito omosessuale da alcuni suoi detrattori.

Questo passaggio, tratto dall'autobiografia di Di Maio, è ora al centro dell'attenzione mediatica, tanto che il tema è stato affrontato anche ad Oggi è un altro giorno, in onda su Rai 1, e ad Otto e mezzo, su La7. Proprio nel corso dell'intervista concessa a Lilli Gruber, risalente alla settimana scorsa, il ministro degli Esteri non era riuscito a nascondere del tutto il fastidio.

Incalzato dalla giornalista, arrivata addirittura a parlare di excusatio non petita, Di Maio aveva dichiarato: "Prendo la domanda come provocatoria per risponderle. Io nel libro ho detto che non mi sono offeso, ma semplicemente che era una notizia non vera e che io sono eterosessuale”. Il ministro aveva poi spiegato che le voci sulla sua presunta omosessualità avevano cominciato a girare durante la campagna elettorale del 2018: "Ce lo ricordiamo tutti quel passaggio, fu usato con discredito anche se secondo me non era una offesa. L'ho scritto per raccontare fin dove si spinge la politica nell'utilizzare temi che hanno una sua dignità per offendere un proprio oppositore”.

Il post su Facebook

Nei giorni scorsi lo stesso ministro ha voluto poi affrontare l'argomento anche sulle proprie pagine social. In un lungo post pubblicato su Facebook, Luigi Di Maio ha ribadito: "Per me è inaccettabile che tutt'oggi questo tema venga usato con un'accezione negativa, dispregiativa, denigratoria".

E ancora: "È agghiacciante che una parte della politica, con il coinvolgimento di alcuni media, provi a screditare le persone dando un significato negativo alla parola omosessualità. Non c'è cosa più meschina".

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