"Matteo Salvini? Un traditore che pensa solo al partito. Con lui è finita per sempre". Ospite del programma "Agorà", su Rai 3, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è tornato ancora una volta sulla fine del Conte I. Esperienza durata 14 mesi e terminata per la decisione della Lega di staccare la spina all'esecutivo, favorendo così la nascita del "Bisconte" imperniato sull'alleanza tra Movimento 5 Stelle e Pd. Da quando è nato il nuovo governo, Di Maio non perde occasione per prendere le distanze dal segretario leghista.
Dopo averlo fatto da Massimo Giletti a "Non è l'arena", il leader pentastellato si è ripetuto anche sugli schermi della tv pubblica. "Salvini - attacca Di Maio - mi ha offerto la poltrona di presidente del Consiglio perché loro erano un po' disperati, dato che nel far cadere il governo si erano resi conto di aver fatto una grande sciocchezza", l'indiscrezione svelata di nuovo dal capo della Farnesina. "I cittadini gli gridavano dietro traditori, traditore", la pesante accusa rivolta a Salvini e al Carroccio. Con cui il capo politico dei 5 Stelle smentisce ogni ipotesi di riavvicinamento in futuro: "Quando una persona ti dice una cosa e poi fa esattamente il contrario, tradendo non solo me, ma anche gli italiani, per me finisce lì", l'affondo di Di Maio. Il quale poi ribadisce di avere messo l'interesse dell'Italia davanti al partito.
"Se avessi voluto fare il contrario, avrei dovuto fare cadere io il governo con la Lega, perché dopo le Europee i sondaggi dicevano che il Movimento stava andando male". Chiusura con l'ultimo attacco a Salvini: "Lui pensa al partito, noi agli italiani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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