Manovra, tempi troppo stretti: Fdi abbandona capigruppo e annuncia battaglia

Il capogruppo di Fdi alla Camera Francesco Lollobrigida sottolinea che si vuole chiudere la partita sulla manovra prima di Natale. La decisione però non permette di analizzare alla Camera la legge di Bilancio

Manovra, tempi troppo stretti: Fdi abbandona capigruppo e annuncia battaglia

Dopo il via libera ottenuto ieri dal Senato con 166 voti a favore, la manovra di Bilancio approderà in Aula alla Camera domenica 22 dicembre con discussione generale e inizio votazioni. È quanto ha stabilito la capigruppo di Montecitorio che, contestualmente, ha fissato per sabato 21 la chiusura dell'esame del provvedimento in commissione Bilancio. È possibile che il governo alla Camera ponga la fiducia sulla manovra.

La decisione di portare in aula la manovra a ridosso delle festività di Natale, con conseguenti tempi "stretti" per poter lavorare sulla legge, ha scatenato la reazione di alcuni partiti di opposizione. Fratelli d’Italia ha abbandonato per protesta i lavori della capigruppo. Ad annunciarlo è il deputato Francesco Lollobrigida che ha spiegato: "Abbiamo appena abbandonato i lavori della conferenza dei capigruppo dove ho chiesto di conoscere perché non vengono rispettate le più basilari regole del confronto". Il capogruppo di FdI ha sottolineato come il calendario sia stato approvato dalla maggioranza “con il nostro no per chiudere prima di Natale. L'anno scorso il Pd protestò sulla contrazione dei tempi, mai una Camera ha avuto tempi così stretti, denunceremo questo fatto in ambiti extraparlamentari e parlamentari, siamo pronti a ricorrere in termini legali".

Lo stesso Lollobrigida denuncia che così “sono state sconvocate commissioni come quella delle banche e del Forteto stabilita in Senato. La Camera oggi subisce questo atto. Sul Forteto ci sono vittime che chiedevano giustizia”. Il deputato chiede perché “il Pd e il M5S continuano a rinviare l'istituzione di queste commissioni. Cosa nascondono?".

Il capogruppo alla Camera di FdI afferma di aver chiesto al Presidente Roberto Fico di farsi interprete della protesta con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché venga garantita la possibilità di lavorare anche all'elezione dei membri del Garante della Privacy e dell'Agcom. Un nuovo rinvio delle nomine, sarebbe il terzo, “significa a nostro avviso agire contra legem". Quanto alla legge di Bilancio, Lollobrigida afferma che è stata chiesta la possibilità di avere il tempo necessario per “analizzare alla Camera la manovra. Questo tempo e' stato contratto al minimo, il calendario e' stato votato dalla maggioranza con la nostra netta opposizione”. Lollobrigida accusa la maggioranza di voler chiudere la questione prima di Natale “senza dare la possibilità ai cittadini italiani di valutare la legge”.

La legge di bilancio va approvata entro il 31 dicembre 2019, per evitare l'avvio dell'esercizio provvisorio.

Ma a esprimere preoccupazione per i "tempi troppo stretti" per l'esame della manovra era stato lo stesso presidente della Camera Roberto Fico che il 9 dicembre aveva inviato una lettera alla presidente del Senato Elisabetta Casellati.

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