Marino costretto a rimuovere l'auto dal parcheggio del Senato

Il prefetto Pecoraro: "Non ci sono più le condizioni di pericolo". Contro il parcheggio senatoriale del sindaco si erano mobilitate decine di parlamentari

Il sindaco di Roma Ignazio Marino
Il sindaco di Roma Ignazio Marino

Alla fine Ignazio Marino dovrà sloggiare: il sindaco di Roma non avrà più accesso al parcheggio del Senato, come aveva fatto sino ad ora scatenando le ire dei romani già furibondi per l'aumento delle tariffe dei parcheggi.

Lo ha stabilito il Prefetto della Capitale Giuseppe Pecoraro: "Sono venute meno le esigenze che avevano a suo tempo determinato l'adozione di minime misure prudenziali: nell'arco di tempo intercorso dal provvedimento non sono stati registrati pericoli per il sindaco e i suoi familiari." Insomma Marino non è più in pericolo e la sua Panda rossa dovrà cedere il posto che aveva occupato nel parcheggio in piazza San Luigi dei Francesi, a due passi da Palazzo Madama.

Contro il parcheggio senatoriale del sindaco si era mobilitato un nutrito gruppo di senatori di maggioranza e opposizione, che aveva raccolto firme e organizzato flash mob.

Il Campidoglio aveva replicato che il permesso era stato concesso dopo che l'auto di Marino era stata oggetto di atti vandalici da parte di ignoti. Vandalismi che costituivano un pericolo. Che da oggi, però, secondo la Prefettura non esiste più. Per fortuna.

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