Marta Fascina rompe il silenzio. "Amerò Silvio per l'eternità"

Il messaggio della compagna di Berlusconi letto a Gaeta alla festa dei giovani Fi. "Lui ci credeva, ha sempre vinto"

Marta Fascina rompe il silenzio. "Amerò Silvio per l'eternità"
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La lettera di Marta Fascina, che rompe il silenzio in cui si è ritirata dalla morte di Silvio Berlusconi, parla di una sofferenza che ancora non ha superato e di amore eterno. Ai giovani di Forza Italia, «giovani berlusconiani» li chiama, la compagna del fondatore azzurro invia un messaggio per rispondere alle tante richieste di intervenire alla Convention di Gaeta. «Avrei voluto essere lì con voi in occasione della festa Azzurra Libertà, ma è ancora troppo forte il dolore per la tragica scomparsa dell'uomo che ho amato, che amo e che amerò per l'eternità, per poter partecipare con gioia e spensieratezza ad un evento politico», scrive Fascina.

La deputata azzurra, che Silvio chiamava «moglie», vive ancora nella villa di Arcore e chi ci ha parlato in queste ore, chiedendole se si sta riprendendo, si è sentito rispondere in tono sconsolato: «Non ce la faccio, non riesco ad uscire, noi due vivevamo in simbiosi ed è particolarmente difficile per me». Non ha ancora elaborato il lutto, si direbbe, e infatti in Parlamento non è mai tornata, né si è vista in pubblico dopo il funerale di Stato nel Duomo di Milano, il 14 giugno, salvo che allo stadio, un mese fa, per il Trofeo Berlusconi.

Ora la sua lettera viene letta dal palco ai partecipanti al meeting dal coordinatore nazionale dei giovani di Forza Italia, Stefano Benigni, uno dei parlamentari più vicini a Marta e organizzatore dell'evento insieme al vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. Fascina ringrazia ambedue e Antonio Tajani per «l'autorevole regia» di questa iniziativa. Il segretario nazionale sale sul palco con una maglietta bianca e la scritta «Azzurra libertà» sull'immagine dell'ex premier scomparso. Una lunghissima standing ovation accompagna il ricordo di Silvio. Tutto parla del Presidente che non c'è e il vuoto è grande. «Si ricomincia - dice il vicepremier e ministro degli Esteri Tajani - guardando al futuro, perché quando si decide di rilanciare le iniziative di Fi, in ricordo di Berlusconi e guardando al futuro, significa che si è ottimisti e si è una nuova classe dirigente. Il nostro compito è di far crescere dirigenti giovani che possano governare il territorio e poi il Paese».

Fascina lo chiama «il mio amato Silvio», sottolineando che lui «ha sempre sostenuto che voi siete la forza propulsiva del nostro movimento, l'ossatura che lo sostiene, la linfa vitale che lo rende attrattivo». Una lunga lettera, in cui Marta soprattutto rivendica l'eredità di Berlusconi. «Questa festa è tutta per lui che, fino al suo ultimo respiro, ha avuto un cuore sempre giovane. Sognate in grande, sognate e combattete per realizzare i vostri ideali, i progetti che portate nella mente e nel cuore per voi e per le persone che amate».

E infatti anche le nuove riforme su cui lavora il governo sono quelle del Cav. Il ministro Maria Elisabetta Casellati dedica a lui la principale, quella sul premierato, ricordando un suo discorso del 95 proprio su questo tema. «È sul tavolo del Consiglio dei ministri - dice-, la reputo la riforma delle riforme, soltanto se c'è un governo stabile possiamo attuare tutte le altre riforme». Racconta come è entrata in Fi trent'anni fa, e come mai ha cambiato casacca, poi di quando ha parlato con Berlusconi il giorno prima del ricovero in ospedale. Lui insisteva proprio sull'importanza di coltivare i giovani, dicendo «il futuro sono loro, con la voglia di cambiare, la passione, il coraggio, la creatività, la forza delle idee, una visione diversa». La titolare delle Riforme si commuove mentre ricorda quell'ultimo colloquio con il Cav e il fatto che anche allora guardasse al futuro. «Il partito continua nel segno di Berlusconi - dice-, questa manifestazione lo dimostra». Gasparri sottolinea che «Fi in questi giorni sarà nel cuore dell'Italia per essere nel cuore degli italiani». La prima delle tre giornate di «Azzurra Libertà», per Benigni «è stata un grande successo, un fiume di giovani si è riversato al lido Aurora di Gaeta: ho visto tanto entusiasmo, passione e gioia di essere qui ed è stato bello vedere tutti indossare la maglietta, cantare insieme l'inno d'Italia e fare una lunghissima standing ovation al presidente Berlusconi, a cui è dedicata la nostra manifestazione».

A Gaeta c'è anche Paolo Barelli, presidente dei

deputati di Fi, che si rivolge ai giovani azzurri: «L'Italia ha bisogno di voi per costruire una classe dirigente capace e seria, che vuole il bene del nostro Paese e può affrontare le difficoltà che l'Italia sta vivendo».

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