Dio, patate e cozze. È originale ma non certo sciocca la strada per la catechizzazione scelta da un parroco di Santa Margherita di Savoia, in Puglia. Don Michele Schiavone si è inventato degli incontri su temi ecclesiali nei quali, oltre a riflettere sulla parola del Signore, si cucinano i piatti della tradizione gastronomica pugliese. «Far conoscere la parola di Dio con le mani in pasta è un modo per coinvolgere i più giovani nella catechesi che altrimenti risulterebbe per loro poco entusiasmante», spiega don Michele.
Gli incontri sono diventati virale grazie ai video che i parrocchiani girano e postano e che hanno fatto di don Michele una piccola star dei social, spesso ripreso mentre impugna un mattarello sporco di farina. Gli appuntamenti si svolgono ogni due settimane nella canonica della parrocchia che si trasforma in laboratorio di cucina e luogo di evangelizzazione. Protagonisti sono gli alunni delle scuole superiori, che imparano a lavorare i composti lievitati «aiutati dalle signore della parrocchia e da Ivan, un accolito che lavora in una pasticceria», come spiega il parroco. I ragazzi più grandi poi «sono guida dei bambini anche se la loro vivacità è spesso indomabile», sorride il prete.
L'idea è nata lo scorso anno «quando ai ragazzi che dovevano fare la cresima volevo far capire perché lo Spirito Santo è raffigurato da una colomba. Abbiamo così preparato il dolce pasquale evidenziando che lo Spirito Santo è delizioso come il dolce ed è anche fuoco, caldo come il forno in cui è stata cotta la colomba».
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