Migranti, stretta del governo sui flussi

In Cdm la riforma degli ingressi regolari. Telefonata Meloni-Scholz sugli sbarchi

Migranti, stretta del governo sui flussi
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Il governo Meloni vara la stretta contro i flussi illegali di immigrati. Nel Consiglio dei ministri, fissato alle 11 di oggi, sarà licenziato il decreto che rivoluziona il sistema d'ingresso degli stranieri destinati a coprire la richiesta di manodopera da parte delle aziende. Un intervento che il premier ritiene necessario dopo aver verificato le falle del vecchio decreto flussi e in seguito una denuncia alla Procura antimafia sull'infiltrazione della camorra. Sul fronte immigrazione, sempre ieri Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Due i temi al centro della conversione: Ucraina e lotta all'immigrazione clandestina. Su quest'ultimo dossier, Italia e Germania lavoreranno a stretto contatto in vista dei prossimi Consigli Europei, con l'obiettivo di consolidare «il nesso tra dimensione interna ed esterna della politica migratoria Ue, rafforzando in particolare le politiche in tema di partenariati con i Paesi di origine e transito dei migranti, ritorni, lotta ai trafficanti di esseri umani e migrazione legale».

Oggi in Cdm, invece, approda il provvedimento al quale hanno lavorato i ministri Matteo Piantedosi (Interno), Francesco Lollobrigida (Agricoltura), ed Elvira Calderone (Lavoro) che interviene sui punti chiave del vecchio sistema: quote, click day e distribuzione della forza lavoro. La prima falla riguardava il meccanismo del click day, ossia il giorno prestabilito nel quale le aziende devono presentare al ministero del Lavoro le domande per ottenere manodopera straniera. Il click day resta in vigore ma sarà distribuito per settori. In pratica, non ci sarà una sola giornata nell'anno nella quale fare domanda Ma le date del click day saranno spalmate per settore. Per esempio, la giornata x sarà dedicata alle aziende agricole, la giornata Y a quelle del turismo. E così via. Si interverrà anche sul fattore temporale. Le quote consentite saranno distribuite in più periodi, in modo da soddisfare la richiesta dei lavori stagionali. L'idea è quella di ampliare le finestre temporali. Uno dei punti critici, evidenziati dalle associazioni di categoria, riguardava l'iter lungo. Che molte volte si completa a stagione (per i lavori stagionali) conclusa. L'altro punto chiave sul quale si interverrà sarà la regionalizzazione delle quote. Oggi la quota fissata (mezzo milione di lavoratori immigrati in un triennio) e destinata al flusso legale è fissata a livello nazionale. Un meccanismo che ha prodotto alcune anomalie. Tra cui proprio quella oggetto della denuncia di Meloni. Si cambia. Le quote, secondo le anticipazioni del decreto, saranno spalmate a livello regionale. In modo da non creare anomalie. Ogni Regione avrà la sua quota di immigrati regolarizzati grazie al decreto flusso. Nel Cdm di oggi anche un altro provvedimento: il pacchetto di misure contro le violenze negli ospedali. L'esecutivo corre ai ripari.

Tra le misure al vaglio il potenziamento di telecamere e poliziotti nei pronto soccorso, la flagranza di reato differita e i filtri all'ingresso. Infine, nel Cdm di oggi il responsabile dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, farà il punto sul Piano strutturale di bilancio.

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