Milano, la pista dei pm: uno stesso branco per vilipendio e violenze

Gli stranieri che hanno insultato la polizia avrebbero pure molestato le ragazze. Sardone: "Il Pd tace"

L’assalto alla statua di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo a Milano la notte di Capodanno
L’assalto alla statua di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo a Milano la notte di Capodanno
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Saranno sentite a partire da domani le altre donne che hanno raccontato di avere subito aggressioni sessuali la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano. Dopo la ragazza belga che per prima ne ha parlato con un giornale di Liegi, SudInfo, sono emersi ulteriori episodi e le vittime fin qui individuate sarebbero arrivate a otto.

Il Dipartimento fasce deboli della Procura, guidato dall'aggiunto Letizia Mannella, con il pm Alessia Menegazzo indaga per violenza sessuale di gruppo, a carico di ignoti. Laura, la 20enne belga che era a Milano con due amici e tre amiche, ha raccontato di essere stata circondata da 30-40 uomini probabilmente nordafricani, mentre alcuni le bloccavano le mani, altri la toccavano nelle parti intime, «sopra e sotto i vestiti». Nell'inchiesta gli agenti della Squadra mobile stanno setacciando i video di quella notte. Quelli delle telecamere di sorveglianza, molto numerose, ma anche quelli girati dalle stesse forze dell'ordine e quelli girati dalle persone presenti e diffusi sui social. Gli inquirenti non escludono tra l'altro che tra gli aggressori sessuali possano esserci anche alcuni dei ragazzi che sempre quella notte sono stati immortalati mentre insultavano l'Italia e le forze dell'ordine e che sono indagati per vilipendio.

La ricerca ha già dato frutti. Gli inquirenti hanno isolato i fotogrammi che mostrano la studentessa belga proprio mentre viene accerchiata. Anche gli aggressori sarebbero stati ripresi dalle telecamere e alcuni anche identificati. Gli investigatori sono convinti che le molestie andate in scena durante i festeggiamenti siano da inquadrare nel fenomeno della «taharrush gamea». Si tratta di una pratica di origine araba, un agguato collettivo e organizzato. In questo «rituale» la donna viene accerchiata, messa in minoranza, resa impotente. Lo scopo non è solo aggredirla sessualmente ma anche umiliarla. Le stesse violenze si erano verificate a Capodanno 2022, sempre in Duomo. Dopo quei fatti e la conseguente inchiesta dei pm milanesi, che erano riusciti a rintracciare alcuni dei responsabili, sono state inflitte condanne fino a quasi sei anni di reclusione. Le otto vittime fin qui individuate (di cui tre hanno sporto denuncia formale) sono tre studentesse belghe, una ragazza inglese che era in piazza con due amici, tre donne italiane e una donna sudamericana.

Attacca Silvia Sardone, eurodeputata e consigliera comunale della Lega: «Passano i giorni e diventa sempre più ampio e drammatico il contesto delle violenze ai danni delle donne in piazza Duomo. Milano per la seconda volta deve subire scene di violenza inaccettabili e indecenti.

Il sindaco Sala non ha ancora trovato una parola di commento e condanna su quanto accaduto. Il suo comportamento è uno schiaffo alle vittime. Dove sono Elly Schlein e Laura Boldrini sempre pronte a parlare di patriarcato e a fare le finte paladine dei diritti delle donne?».

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