«Fuori Salvini dai quartieri», «Lega vergogna umana», «Non siete i benvenuti». Sono le scritte con cui anarchici e centri sociali hanno accolto Matteo Salvini, che ieri sera, dopo una giornata di incontri in Piemonte, ha presentato il suo libro «Controvento» alla Bocciofila Martesana di Milano.
Insulti anche per l'europarlamentare Silvia Sardone, capolista del Carroccio nel Nord-Ovest, e per il suo libro «Mai sottomessi» scritto contro «l'islamizzazione dell'Europa». «E non bisogna dimenticare - sottolinea Sardone - che esattamente due mesi fa i centri sociali, guidati dal Lambretta, avevano assaltato la Polizia in via Padova per impedire una nostra fiaccolata per la sicurezza nella zona».
Salvini tira dritto, rivendica con orgoglio la candidatura di Roberto Vannacci, «un generale che ha combattuto in Afghanistan e che ha scelto la Lega per cambiare l'Europa» e si dice soddisfatto della virata dell'Italia verso il nucleare di nuova generazione, «indispensabile per centrare gli obiettivi della transizione green del 2030». Anche perché il leghista è abituato alle contestazioni: «Mi spiace che si faccia ricorso a forme di violenza per impedire a noi di parlare. Sono per il confronto civile commenta Salvini - non per il lancio di oggetti come è avvenuto a Napoli o a Livorno nei giorni scorsi. I penosi tentativi di censura e bavaglio da parte di sinistra, centri sociali e sedicenti antifascisti ci dicono che siamo sulla strada giusta».
Il leader del Carroccio attacca anche il presidente francese Emmanuel Macron che continua a non escludere l'eventualità di inviare truppe di terra occidentali in Ucraina: «Non manderemo mai i nostri figli a fare guerre fuori dai confini europei che non siano le nostre. Macron spaventa quando parla di queste cose». Poi parla di tutto: «La Santanchè? Non chiediamo le dimissioni di nessuno. Sceglierà lei». E sul convegno alla Statale annullato: «Un peccato. Come un peccato che ci sia gente che vuole impedire a me e Vannacci di parlare».
E Alessandro Morelli svela la strategia del Carroccio: «Stiamo lavorando per avere un candidato sindaco della Lega a Milano», dice. E poi avanza qualche punto del programma: «La prima cosa che faremo è eliminare l'Area B». Applausi.
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