Giorgia Meloni è «una leader chiave da osservare mentre Trump si prepara ad insediarsi, considerate le sue importanti relazioni con figure dell'orbita del tycoon, tra le quali Elon Musk», parola della Cnn.
«Il governo di coalizione di Meloni è probabilmente il più vicino alleato ideologico che Trump ha all'interno dell'Unione Europea. Il suo governo si è dimostrato insolitamente stabile rispetto alla recente storia italiana. Tutto ciò pone Meloni nella posizione naturale di fungere da intermediario tra l'amministrazione Trump e l'Unione Europea nei prossimi quattro anni», aggiunge Fox news.
La visita a sorpresa di Giorgia Meloni a Mar a Lago ha portato alla premier importanti riconoscimenti da parte dei media americani che, uniti alle parole di Donald Trump e del prossimo segretario di Stato Marco Rubio («Un'ottima alleata, un leader forte»), prefigurano relazioni ottimali tra Italia e Stati Uniti nei prossimi quattro anni.
Oltre al caso di Cecilia Sala sono numerosi i dossier che Trump e la Meloni si trovano a discutere a cominciare dalle guerre in Ucraina e Medio Oriente. L'Italia, fin dall'inizio del conflitto ucraino, ha fatto sentire il proprio sostegno a Kiev portando avanti una posizione atlantista, Trump in campagna elettorale ha promesso di voler arrivare in breve tempo a una soluzione diplomatica e, un cambio di strategia americana, avrebbe inevitabilmente un impatto anche sugli alleati europei, Italia in primis. Legato alla guerra c'è il tema dell'energia, in particolare del gas, dopo che dal primo gennaio il gas russo non transita più per l'Ucraina. Nella strategia di diversificazione dei fornitori dell'Italia una parte del gas dovrà essere acquistato in forma liquida per poi essere trasformato con i rigassificatori e gli Stati Uniti sono il principale produttore di gas liquefatto che viene però fornito a un prezzo superiore rispetto al metano che arriva tramite i gasdotti. C'è poi il capitolo dazi che potrebbero colpire l'economia italiana, specie nell'agroalimentare, anche se durante la prima presidenza Trump l'impatto dei dazi sull'Italia è stato irrisorio e, ad oggi, preoccupano molto di più le conseguenze di regolamenti e direttive europee.
L'incontro tra i due leader assume una valenza significativa anche nell'ottica di consolidare il loro rapporto personale, non è un segreto che Donald Trump prediliga relazioni bilaterali basate sull'empatia che riesce a costruire con i suoi partner, un retaggio che deriva dalla sua esperienza imprenditoriale. D'altro canto, già nelle settimane passate era evidente un rapporto privilegiato tra i due anche grazie alle ottime relazioni tra Elon Musk e Giorgia Meloni. Tra l'altro, l'agenzia Bloomberg rivela che l'Italia è in discussioni avanzate con la Space X di di Musk per un contratto di 5 anni che prevede la fornitura al governo di servizi di telecomunicazione sicuri, un'operazione dal valore di 1,5 miliardi di euro che prevede un sistema criptato di massimo livello per le reti telefoniche e i servizi internet del governo, le comunicazioni militari e i servizi satellitari per le emergenze.
Proprio questa tendenza a favorire rapporti bilaterali può rappresentare un vantaggio
per l'Italia che si candida ad essere il principale interlocutore degli Stati Uniti nell'Unione Europea. Con la Germania che andrà al voto a fine febbraio e con la Francia in cui Macron è fortemente indebolito e governa.
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