Per adesso di togliere il crocifisso dalle scuole non se ne parla. Fonti del Movimento 5 Stelle sono chiare: "Non è un tema all'ordine del giorno". Al momento le serie problematiche sono altre e il governo ha preso l'impegno di risolverle: "Messa in sicurezza degli istituti, e loro ammodernamento, aumento degli stipendi di insegnanti e personale". L'idea è nata dal ministro grillino Lorenzo Fioramonti, secondo cui sarebbe meglio "appendere alla parete una cartina del mondo con dei richiami alla Costituzione". Il titolare del dicastero dell'Istruzione vorrebbe "una scuola laica" che permetta "a tutte le culture di esprimersi senza esporre un simbolo in particolare".
Le repliche
Gli attacchi non sono tardati ad arrivare. Matteo Salvini ha voluto sottolineare come ci sia un problema di identità del proprio Paese: "Il problema sono alcuni italiani che dimenticano le loro radici, negano la nostra storia, dal tortellino al crocifisso. Ma devo essere io a difendere la fede e i valori? Io che sono un peccatore...".
Anche Giorgia Meloni non ha affatto digerito la proposta di Fioramonti: "Io invece vedo bene il crocifisso in aula e la cartina del mondo con richiami alla Costituzione negli uffici del M5S, così imparano dove sta Matera e cosa dice l'art. 1 della Costituzione (la sovranità appartiene al popolo)".
Ma le critiche sono arrivate anche dagli alleati di governo.
Davide Faraone di Italia Viva su Twitter ha scritto: "Lascia stare merendine, crocifisso, foto di Mattarella, giustificazioni. E pensa a fare il Ministro. Ripristiniamo l'Unità di Missione sull’edilizia scolastica?".Ministro Fioramonti, lascia stare merendine, crocifisso, foto di Mattarella, giustificazioni. E pensa a fare il Ministro. Ripristiniamo L’Unità di Missione sull’edilizia scolastica? #ItaliaViva
— Davide Faraone (@davidefaraone) October 1, 2019
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