Il riferimento parodistico alla "musica non autoctona" sarebbe bastato, da solo, a fugare ogni dubbio: quell'emendamento al decreto anti-rave circolato sui social era una panzana da buontemponi. Un fake. Ma Carlo Calenda ci è cascato comunque. Smanettando su Twitter, il leader di Azione ha infatti preso per buona una finta variazione alla norma governativa inventata di sana pianta dal giornalista Carmelo Palma e attribuita per scherzo al ministro degli Interni, Matteo Piantedosi. Così, l'esponente politico ha rilanciato quel testo di fantasia e lo ha pure commentato, suscitando le ironie dei commentatori virtuali.
Decreto anti-rave, il finto emendamento
Nel finto emendamento fatto circolare sui social, si specificava che la norma introdotta dal governo "si applica esclusivamente ai raduni con finalità ludico-ricreative, aventi ad oggetto la fruizione di musica non autoctona e il consumo di sostanze psicotrope di cui al DPR 309/1990". Firmato: Piantedosi. Il decreto del presidente della Repubblica citato, il n. 309 del 9 ottobre 1990, è il cosiddetto "Testo unico in materia di sostanze stupefacenti", unico riferimento realistico di quel testo completamente fake. Non esiste infatti alcun emendamento di quel tipo, men che meno a firma del capo del Viminale.
Ma se sono rave illegali, non sono già illegali? E se sono illegali non si può semplicemente sgomberarli? Ufficio complicazioni pratiche semplici. https://t.co/Y5U4D8d45o
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) November 3, 2022
La gaffe di Calenda
Quella finta modifica era stata realizzata con intenti ironici dal giornalista Carmelo Palma, che intendeva "fare il verso al giuridichese prefettizio della norma originaria". "Ho scritto un emendamento formalmente corretto, ma grottesco e parodistico", avrebbe infatti ammesso lo stesso autore del fake. Intanto però Calenda aveva abboccato e sul proprio profilo Twitter aveva rilanciato l'emendamento farlocco, accompagnandolo con questo commento: "Ma se sono rave illegali, non sono già illegali? E se sono illegali non si può semplicemente sgomberarli? Ufficio complicazioni pratiche semplici".
Tra i commentatori, subito qualcuno ha fatto notare al leader di Azione che avesse preso un abbaglio. E sono scattate le ironie.
"Ma Calenda si è reso conto che si tratta di una burla o commenta seriamente sul serio?", ha scritto un utente E un altro ha incalzato l'ex ministro: "Ma lei davvero pensa che si possa scrivere una norma …con la 'musica autoctona'?? Suvvia…".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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