Musumeci: "Un altro miliardo per l'Emilia Romagna"

L'annuncio del ministro: "Aspettiamo Bruxelles". Priolo nominata commissario

Musumeci: "Un altro miliardo per l'Emilia Romagna"
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Altri fondi per l'Emilia Romagna. Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci annuncia un ulteriore finanziamento per il territorio colpito dall'alluvione. «Abbiamo già stanziato oltre 1,6 miliardi, probabilmente un altro miliardo del Pnrr è già in arrivo, stiamo valutando soltanto la compatibilità con le indicazioni di Bruxelles», ha fatto sapere il capo di dicastero. Musumeci lo ha dichiarato a Potenza, dov'era presente per un'iniziativa della Protezione civile. Intanto Irene Priolo (foto), presidente facente funzioni dell'Emilia Romagna dopo le dimissioni di Stefano Bonaccini, è stata nominata commissario per l'alluvione del 2024. Ieri la nomina attraverso un'ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano. Priolo - si legge nell'ordinanza - potrà «avvalersi delle strutture e degli uffici regionali, provinciali e comunali, oltre che delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato». Ora il commissario, in un mese, deve predisporre un piano urgente di interventi, anche alla luce dei 20miloni di euro stanziati dal governo di Giorgia Meloni per l'emergenza. Tra le varie urgenze individuate, pure il «ripristino della funzionalità dei servizi pubblici» e delle «infrastrutture di reti strategiche». E poi bisogna gestire «i rifiuti», le «macerie» e le «materie alluvionate». «Vogliamo fare presto e bene», ha dichiarato la facente funzioni, subito dopo aver ricevuto l'incarico. Nel frattempo, il numero degli sfollati è sceso a 1200 persone, mentre per oggi permane l'allerta meteo arancione. Dalle parti dell'esecutivo, non hanno dubbi sull'operato del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo. «La mia domanda è non quel che si fa con la ricostruzione, ma quello che si è fatto 10, 20 anni fa perché la prevenzione strutturale non si fa in un anno o due anni, si fa nei decenni», ha chiosato Musumeci.

Per esempio, sul territorio ci si domanda quali e quante conseguenze abbiano avuto le scelte specifiche della Regione Emilia Romagna. Nel febbraio del 2023, con una delibera, la Giunta Bonaccini ha posticipato alcuni interventi strutturali per mettere in sicurezza gli argini del fiume Lamone. Erano lavori previsti che avrebbero interessato argini che in queste settimane sono letteralmente esplosi. Quelli - per intenderci - che sfiorano Traversara, una frazione del Comune di Bagnacavallo: uno dei posti in cui l'alluvione è stato più violento.

Una scelta - quella della Regione sul posticipare questi interventi strutturali - giustificato con un'altra necessità prioritaria: mettere in sicurezza il nodo idraulico di Parma e Colorno. Del resto, già l'alluvione del 2023 ha dimostrato quanti e quali mancanze presenti la Regione Emilia Romagna in materia di prevenzione da rischio idrogeologico.

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