Sono 774, con dati del Viminale aggiornati al 24 gennaio, i migranti giunti in Italia in quest'anno appena iniziato, a fronte dei 155 dello stesso periodo del 2019. Sono dati destinati a un rapido aggiornamento, dal momento che la nave Alan Kurdi, della Ong tedesca Sea Eye, ieri mattina ha preso a bordo 62 migranti e in un secondo intervento 16 (3 necessitavano di cure) e parla di 120 migranti a rischio su due imbarcazioni. La nave attende l'assegnazione di un porto sicuro non certo nella sua terra. I primi migranti soccorsi al largo della Libia erano su un gommone in difficoltà. Tra loro c'è persino un bimbo di 6 mesi. «L'acqua stava già entrando nel gommone - scrive l'Ong in un tweet -. Ora stiamo ancora cercando una seconda barca in pericolo».
Anche sulla Ocean Viking, di Sos Mediterranée e Msf, ci sono 151 migranti, tra cui donne incinte, bambini e minori non accompagnati, presi a bordo in due operazioni. La prima è avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì, quando la nave umanitaria, avvisata da Alarm Phone, ha raggiunto la barca a 30 miglia dalle coste libiche. Lo scafo imbarcava acqua. Per questo molti erano bagnati e in ipotermia. Secondo il direttore delle operazioni di Sos Mediterranée, Frederic Penard, «il barcone era in procinto di affondare».
Il secondo intervento è avvenuto all'alba di ieri. Il copione è lo stesso: Alarm Phone ha segnalato l'imbarcazione, che è stata raggiunta a 26 miglia dalla spiaggia libica di partenza. Anche la Ocean Viking attende l'assegnazione di un porto sicuro. Presto si saprà come intende muoversi il governo. È il leader della Lega, Matteo Salvini, a sollevare il caso con riferimento alle elezioni in Emilia-Romagna e Calabria. «La Ocean Viking ha recuperato 59 immigrati - scrive -. Il governo dei porti aperti intende farli sbarcare in Italia dopo il voto?». In pratica Salvini dà per scontato che l'autorizzazione allo sbarco sarà concessa dal governo italiano, l'incertezza riguarda solo i tempi, magari dopo le elezioni. «Intanto li terranno sotto sequestro per non perdere altri voti?», aggiunge pungente.
Intanto
proseguono gli sbarchi autonomi, come quello di Torre Pali, in Puglia, dove è stato rinvenuto un peschereccio nelle secche con 8 stranieri. Stando alla loro versione sono pescatori egiziani fuggiti dalla Libia dove lavoravano.
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