«Questa vittoria è dedicata a Silvio Berlusconi a cui sarò grato per tutta la vita. Solo a lui». È un sorriso con una punta di amarezza quello di Adriano Galliani mentre entra nella sede del suo comitato elettorale. Ha vinto. Due ore dopo la chiusura dei seggi, era già chiaro che il seggio del Cavaliere in Senato sarebbe passato a lui, il suo fedelissimo, l'amico, il complice da sempre fino a quell'ultima partita che ha visto il Monza approdare in serie A. È un sorriso da vincitore ma anche di chi (ri)entra a Palazzo Madama questa volta in punta in piedi, pronto a festeggiare, sì «ma con moderazione, perché questo seggio era di Silvio. In questo momento - dice - i miei pensieri sono rivolti a lui, il mio maestro di vita». La Brianza ha scelto Galliani, nel segno della continuità. Con il 51,46% (67.801 voti) ha convinto più di Marco Cappato, fermo al 39,43% (52.079 preferenze), candidato con il supporto di una larga coalizione di centrosinistra, imposto dalla Schlein, ma osteggiato fin da subito dal Pd locale che gli ha addirittura preferito la scheda bianca, come aveva candidamente annunciato qualche giorno fa il sindaco di Monza. Nessuno degli altri sei candidati è arrivato al 2%. Storicamente il collegio è una roccaforte del centrodestra, Silvio Berlusconi alle politiche nel 2022 aveva ottenuto il 50,27% dei consensi. Se le elezioni dovevano essere anche una sorta di banco di prova sullo stato di salute della maggioranza, la conferma è arrivata. «Il centrodestra unito lo ha sostenuto - ha twittato Giorgia Meloni - È bello che proprio lui, amico di una vita con Silvio raccolga il testimone». «Ho visto risultati fantastici - ha commentato Galliani - Certo avrei preferito che questo seggio rimanesse al mio maestro di vita, alla mia guida, al mio tutto, che era Silvio Berlusconi». Ma «ho capito che tutto il centrodestra mi è stato vicino. Un affetto, credo, per interposta persona: l'affetto che hanno dimostrato a me credo fosse l'affetto riservato a Berlusconi».
Per questo Galliani ha voluto ringraziare «tutti i partiti, ai quali appena è stato fatto il mio nome hanno detto di sì». Non una quindi ma tre volte «grazie, grazie e ancora grazie. Sarò il senatore di tutti i 55 comuni della Brianza, ma vincere anche a Monza città... è bellissimo. Si vede che portare la squadra dalla serie C alla serie A è servito», ha ironizzato. Unica nota davvero dolente l'astensionismo. «C'è stato perché la gente non sapeva che si votasse», ha puntualizzato il neo senatore. In pochissimi sono andati a votare per queste «suppletive»: solo il 19,23% contro il 71,05% delle politiche del 2022. «Bentornato in Senato - ha commentato Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia al Senato - Vince il centrodestra, a dimostrazione del buon lavoro fatto in quest'anno di governo. Vince la politica del fare, contro la politica del distruggere, l'unità di una coalizione contro il calderone di partiti di sinistra incompatibili fra loro, che stanno insieme solo quando si tratta di mettere in piedi cartelli elettorali, destinati a sfaldarsi il giorno dopo il voto». Ma quella di Galliani, per tutti (lui per primo) è una vittoria «nel nome di Silvio Berlusconi», come ha sottolineato anche il leader della Lega, Matteo Salvini. È un coro unico.
«Una vittoria dal sapore speciale - sono le parole del ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia Antonio Tajani - Un pensiero a Silvio Berlusconi, che lassù starà festeggiando». Infine un calcio anche a eventuali dubbi: «Con il Monza andrò avanti con la passione di quando ero bambino, sono convinto di poter fare le due cose e lo farò con una passione infinita».
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