Neonati morti, la 21enne rischia l'arresto

Alla luce del secondo infanticidio, il gip ora potrebbe disporre la misura cautelare

Neonati morti, la 21enne rischia l'arresto
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C'è un canestro azzurro da bambino che nessuno, nemmeno il Ris, ha ancora spostato, a Traversetolo, nel giardino dove Chiara Petrolini, in meno di 2 anni, ha sepolto, dopo averli partoriti, due figli non voluti. Per lei la Procura avrebbe già avanzato una seconda richiesta di misura cautelare al gip che, stavolta, alla luce del secondo corpo, difficilmente potrà non considerare.

Omicidio volontario, aggravato da premeditazione e discendenza. Dal 2019 il Codice parla chiaro: non serve molto altro per finire all'ergastolo, impossibile richiedere il rito abbreviato. Così New York e quelle foto spensierate potrebbero essere gli ultimi ricordi di una libertà che la studentessa 21enne, nascondendo le gravidanze, ha inseguito fino all'ultimo, ma ha di fatto perso. Agli inquirenti la ragazza ha continuato a ripetere che i bimbi erano nati morti: forse un accenno di strategia difensiva, smentita, però, dai rilievi sul primo bimbo, nato vivo, sul quale sarebbe stato trovato il segno di un colpo in testa, anche se non si sa se dato volontariamente o conseguenza di un urto accidentale mentre veniva seppellito.

Più difficile trapela dagli esperti - l'analisi dei resti del secondo: ossa, terriccio e dolore. Gli inquirenti puntano a ricavare almeno la conferma del dna materno e - si spera - di quello paterno.

La villetta di Vignale sta restituendo da settimane tracce di sangue, nel bagno, forse su un'auto di piccola cilindrata. Ma, accanto ai passi legali e scientifici, al luminol andrebbero passate anche le dichiarazioni di un paese sconvolto e per questo diviso. Fra chi continua a descrivere Chiara come un angelo e chi comincia ad insinuare il dubbio che in paese molti sapessero dei suoi segreti. Sotto la lente è finita un'amica ostetrica, fra le 6 persone ripetutamente sentite dagli inquirenti. Un pettegolezzo di piazza avrebbe coinvolto anche personale della Croce Azzurra locale, che per voce della sua presidente ha smentito categoricamente. Poi ci sono le prime dichiarazioni spontanee, come quelle di una signora che a Rai Uno ha rivelato che, fin da aprile, nel bar della madre del fidanzatino, girasse voce che «Chiara fosse incinta. Di nuovo». Pronta sarebbe partita anche la querela della barista e «nonna mancata».

Anche il sindaco Simone Dall'Orto, che due giorni fa ha esortato i suoi concittadini a parlare, ieri ha raccontato ai taccuini di aver mandato un sms a Chiara, all'estero con i genitori,

per parlarle di quanto stesse succedendo nel suo giardino, setacciato dal Ris. «Ciao Simone, sarà mia premura mettermi in contatto con te quanto prima». Un'attesa vana in una storia fatta di troppe domande senza risposta.

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