Le voci dicono che Jean Claude Juncker, seduto a tavola con Giuseppe Conte, avrebbe avanzato la sua richiesta per arrivare ad un accordo con l'Italia sulla manovra: ridurre il deficit sul Pil di 0,2/0,3 punti percentuali. I diretti interessati parlano di cena "non risolutiva", ma non è detto che qualcosa non inizi a muoversi. Certo: il premier italiano deve sentire anche i due azionisti di maggioranza del governo e in particolar modo Salvini, il più critico verso le richieste della Commissione.
Fino ad oggi la posizione del ministro dell'Interno è sempre stata di netta chiusura: "Nessun passo indietro". Ma oggi, a margine dell'incontro tra Juncker e Conte, i toni sembrano essere un po' ammorbiditi. "Non vogliamo litigare con l'Ue - dice il leader della Lega - ma ascoltare gli italiani". Poi apre a quella che, secondo le indiscrezioni di queste ore, sarebbe la richiesta della Commissione Ue all'Italia: "Il 2,4% del rapporto deficit/Pil scritto in manovra è intoccabile?", gli chiedono. E lui sussurra: "Penso nessuno sia attaccato a quello, se c'è una manovra che fa crescere il Paese può essere il 2,2, il 2.6... non è problema di decimali, è un problema di serietà e concretezza". Una porta aperta da cui adesso potrebbe partire il dialogo con Bruxelles.
"Ieri sera ho sentito Conte dopo il vertice, noi faremo di tutto per applicare buon senso e ragionevolezza" nella trattativa con Bruxelles sulla manovra, ha detto, "non vogliamo litigare con nessuno ma chiediamo solo di poter fare quello che gli italiani ci chiedono".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.