La partita per le nomine dei presidenti delle commissioni all'Europarlamento si conclude con l'amaro in bocca per l'Italia che, tra partiti di maggioranza e di opposizione, ottiene solo la presidenza di una commissione e di una sottocommissione sulle 24 caselle disponibili. A spuntarla sono Antonio Decaro del Pd (S&D) che guiderà la Commissione Ambiente (Envi) e Pasquale Tridico del M5S (La Sinistra) come presidente della sottocommissione sulla Fiscalità (Fisc). A posteriori però possiamo anche tirare un sospiro di sollievo perché, oltre al danno di Ilaria Salis in Commissione giustizia, si è rischiata la beffa di una sua vicepresidenza che, per una persona con numerosi problemi con la giustizia tra Italia e Ungheria, sarebbe stato paradossale. Al suo posto in Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, è stata eletta vicepresidente la spagnola Estrella Galán del gruppo di The Left. Non che le posizioni dell'europarlamentare iberica siano tanto migliori di quelle della Salis ma addirittura assegnare la vicepresidenza della commissione giustizia alla paladina delle occupazioni sarebbe stato troppo anche per questa Ue.
In generale a fare la parte del leone nelle presidenze è stato il Ppe seguito dai socialisti mentre tutti gli altri gruppi europei hanno ottenuto incarichi seguendo il metodo d'Hondt con cui vengono assegnati in proporzione ad eccezione del gruppo dell'Afd e soprattutto dei Patrioti a cui è stato applicato il cordone sanitario. Secondo Matteo Salvini «escludere pezzi di centrodestra o di destra dalle commissioni europee non è una mossa intelligente. Se partono così, partono male», confermato però Roberto Vannacci come vicepresidente dei Patrioti. Va meglio il quadro dei vicepresidenti in cui sono numerosi gli italiani eletti e, tra gli eurodeputati di centrodestra, figurano Alberico Gambino (Fdi, Ecr) commissione Affari esteri (Afet) e sottocommissione Sicurezza e Difesa (Sede); Pietro Fiocchi (Fdi, Ecr) commissione Ambiente (Envi); Elena Donazzan (Fdi, Ecr) commissione Industria, Ricerca ed Energia (Itre); Francesco Ventola (Fdi, Ecr) commissione per lo Sviluppo delle Regioni (Regio); Mario Mantovani (Fdi, Ecr) commissione Affari giuridici (Juri), Giuseppe Milazzo (Fdi, Ecr) commissione Pesca (Pech).
Forza Italia ha ottenuto invece le presidenze della delegazione per l'Asia centrale che sarà ricoperta da Giuseppina Princi e quella della delegazione per i rapporti con la Nato che andrà a Salvatore De Meo. Archiviata la pratica delle presidenze delle commissioni resta in campo la partita più delicata che riguarda il commissario italiano, rimane favorito il Ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto ma il governo dovrà indicare anche una donna per l'alternanza di genere e prende quota il nome di Elisabetta Belloni. Se la scelta ricadrà su Fitto la richiesta è un portafoglio economico mentre per la Belloni si potrebbe optare per la difesa. Intanto, in vista delle elezioni americane di novembre, si intensificano i rapporti tra i conservatori italiani e americani.
Come spiega Antonio Giordano, segretario generale dell'Ecr party appena rientrato dalla convention dei Repubblicani a Milwaukee, «stiamo lavorando ad un grande evento di Ecr aperto a tutti i grandi partiti conservatori extraeuropei».
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