Il "no" di Chronister e Hegseth in bilico: il governo di Trump perde altri pezzi

Lo sceriffo di Hillsborough si ritira dalla corsa per l'agenzia anti-droga. Nuove accuse al volto tv scelto per il Pentagono

Il "no" di Chronister e Hegseth in bilico: il governo di Trump perde altri pezzi
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Il governo di Donald Trump perde pezzi. Lo sceriffo della contea di Hillsborough in Florida, Chad Chronister, si è ritirato dalla corsa per diventare capo della Drug Enforcement Administration (Dea): il fedelissimo del presidente eletto ha detto che «c'è ancora molto da fare per i cittadini della contea e voglio adempiere ai miei doveri. Ma essere nominato è stato l'onore della vita». Chronister, che ha fatto un passo indietro solo tre giorni dopo essere stato scelto dal tycoon, è il secondo a ritirarsi dopo l'ex deputato Matt Gaetz alla Giustizia a causa dello scandalo per le accuse sessuali e droga.

E sembra sempre più in bilico pure la nomina di Pete Hegseth come capo del Pentagono: prima sono emerse le accuse contro il veterano ed ex conduttore di Fox News di aver aggredito sessualmente una donna nel 2017, poi quelle di essere stato costretto a lasciare due organizzazioni di veterani per comportamenti discutibili tra cui essere ripetutamente ubriaco sul posto di lavoro, creare un ambiente ostile e gestire male i fondi delle organizzazioni di beneficenza. Quindi sono arrivate altre testimonianze a confermare che perfino i colleghi a Fox erano preoccupati dal suo abuso di alcol. E infine Vanity Fair ha rivelato in esclusiva una serie di tradimenti nei confronti della prima moglie. Alcune fonti hanno raccontato che Hegseth ammise con l'allora consorte Meredith Schwarz di essere stato infedele nel novembre 2008, quattro anni dopo essersi sposato. Nonostante abbia tentato di far funzionare il matrimonio, avrebbe comunque continuato a tradirla con almeno cinque donne. Lui, intanto, ostenta sicurezza e parlando con i giornalisti ha spiegato che il presidente eletto gli ha detto ieri mattina di «andare avanti e di continua a combattere». «Perché dovrei tirarmi indietro? Sono sempre stato un combattente», ha proseguito. In realtà la strada verso la sua conferma in Senato è decisamente in salita: almeno quattro senatori repubblicani sarebbero pronti a negargli il sostegno, e uno dei più influenti, Lindsey Graham, ha definito «inquietanti» le accuse a suo carico.

«Alcuni di questi articoli sono molto inquietanti. Ovviamente ha la possibilità di difendersi, ma sarà difficile», ha aggiunto. E infatti, secondo il Wall Street Journal, Trump starebbe valutando di ritirare la sua candidatura e sostituirlo con Ron DeSantis. Il tycoon ne avrebbe già discusso con il governatore della Florida, il quale sarebbe aperto all'ipotesi. Intanto, il presidente eletto ha scelto Peter Navarro come consigliere per il commercio e la produzione manifatturiera.

Nella sua prima presidenza Navarro, un falco dei dazi contro la Cina, era stato il rappresentante per il commercio Usa e ora la sua missione sarà quella di aiutare a «promuovere e comunicare con successo l'agenda di Trump in materia di produzione, dazi e commercio».

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