Beppe Grillo può stare tranquillo: continuerà a votare. Malgrado sia stato lui, a ottobre, a chiedere di togliere il diritto di voto agli ultra 65enni. Idea che non piace alla stragrande maggioranza degli italiani. E a una larga fetta degli elettori del Movimento 5 Stelle, il popolo che dovrebbe pendere dalle labbra del guru di Sant'Ilario. E che, al contrario, prende le distante dal suo santone.
L'ultimo sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera registra un plebiscito in favore del mantenimento del diritto di voto per gli anziani. L'81% degli intervistati si dice in disaccordo con la proposta del comico. Solo il 13% concorda con questa ipotesi, mentre il restante 6% non sa/non indica. Contrari il 96% degli elettori di Fi e Fdi. Percentuali bulgare anche per gli altri partiti: 91% Lega e 85% Pd, con un sorprendente 64% dei 5 Stelle.
Significa che quasi due elettori grillini su tre non sono d'accordo con la proposta di Grillo, il quale aveva lanciato la sua folle proposta citando una frase di Douglas J. Stewart: "Ci sono semplicemente troppi elettori anziani e il loro numero sta crescendo. Il voto non dovrebbe essere un privilegio perpetuo, ma una partecipazione al continuo destino della comunità politica, sia nei suoi benefici che nei suoi rischi". Scrivendo che "i voti" degli anziani "dovrebbero essere eliminati, per garantire che il futuro sia modellato da chi ha un reale interesse nel vedere realizzato il proprio disegno sociale".
Grillo è lo stesso che, non molto tempo prima, aveva proposto di far votare i 14enni. Ricevendo anche in quel caso una sonora pernacchia. Qualcuno, più tardi, ha provato a emularlo: Enrico Letta. L'ex premier, sulll'onda della vasta partecipazione dei giovani alle giornate del clima promosse dall'attivista svedese per l'ambiente Greta Thunberg, aveva chiesto di estendere il diritto di voto ai 16enni, come il Pd aveva già fatto in occasione delle primarie per la segreteria del partito. Anche questa proposta, in base al sondaggio del Corriere, non convince gli italiani. Solo il 26% è favorevole, a fronte di uno schiacciante 64% di contrari (il 10% non sa/non indica).
Anche in questo caso, i meno favorevoli sono gli elettori di Fi e Fdi (80%), seguono Lega (76%), Pd (59%) e 5 Stelle (55%). Insomma, i padri costituenti che fissarono le soglie per il diritto di voto possono stare tranquilli. Per ora.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.