Non passa giorno che il segretario della Lega Nord non venga contestato, anche duramente, nel corso del suo tour elettorale in giro per l'Italia. Ieri, dopo l'ennesimo episodio, il leader del Carroccio è sbottato innescando un duro botta e risposta polemico con il Viminale. Visita di Salvini a Perugia e provincia: cori, tafferugli insulti e a Marsciano anche uno sputo che lo ha colpito. «Dove sono Renzi e Alfano? Dove la democrazia? Pure uno sputo in faccia ho preso! Mi viene il dubbio che a qualcuno impedire alla Lega i comizi faccia comodo», ha detto Salvini a Radio Padania . Così la replica dal ministero dell'Interno. «Dal 28 febbraio del 2015 a oggi in 62 province, sono state impiegate 8.465 unità delle forze dell'ordine per lui». A rincarare la dose anche il ministro Angelino Alfano. Prima con un tweet al vetriolo, poi con una frase durissima: «Salvini, in malafede, il solito bugiardo, è ormai irrecuperabile», ha detto. «Quando il ministro dell'Interno era della Lega, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi veniva raggiunto sistematicamente da contestatori di ogni genere, fino a essere colpito in faccia da una statuetta, nel pieno centro di Milano. C'entrava forse il ministro dell'Interno? Secondo me, no. Né allora e neanche ora».
Il leader leghista non ci sta: «Siamo dalla parte delle forze dell'ordine. Se Alfano si occupasse seriamente di sicurezza iniziando a chiudere quei centri sociali, certamente poliziotti e carabinieri potrebbero fare cose più utili che non seguire me nelle iniziative».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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