Non solo la paura, quelle per le stragi islamiste e per l'immigrazione fuori controllo. Il successo di Marine Le Pen è tutto nel suo slogan preferito: «Né destra né sinistra, Front National».
La «dama nera» di Francia vuole imporsi come alternativa ai due tradizionali schieramenti politici superando il «nero» di papà Jean-Marie per tingersi di quel Bleu Marine che vuol dire alternativa sia ai Repubblicani di Nicolas Sarkozy che ai rossi di François Hollande. Non a caso le sue ricette sfondano le storiche barriere ideologiche destra-sinistra, non a caso il rivale Sarkozy, per denigrarla, in un tweet di qualche tempo fa diceva di lei: «Madame Le Pen non è all'estrema destra, è all'estrema sinistra. Ha il programma di Mélenchon» (l'ex leader del «Front de gauche», ndr). Provocazioni a parte, è su occupazione e sicurezza che la leader del Front National ha strappato un risultato storico al primo turno delle elezioni regionali di domenica.
Il trionfo è frutto di un discorso prevalentemente orientato su questi due temi e che per questo fa presa anche su operai e tradizionali elettori di sinistra e soprattutto sui giovani.Nel secondo trimestre del 2015 in Francia la disoccupazione è cresciuta ancora fino a un tasso del 10,2% e affligge ormai quasi 3 milioni di francesi. È il record negativo peggiore degli ultimi 18 anni, ancora peggiore fra i giovani tra i 15 e i 24 anni, fra cui supera la soglia di allarme del 25% (dati dell'Istituto nazionale di statistica Insee). Per questo Marine ha messo la «formazione» al centro del suo programma per la regione Nord Pas de Calais Picardie, dove non a caso ha strappato il 40,6% con l'obiettivo di creare un triangolo virtuoso tra imprese e centri di formazione tramite il cosiddetto «lavoro ad alternanza», che vuol dire iscriversi a una scuola mentre nel resto del tempo si lavora in un'azienda che ha preso accordi con l'istituto di formazione (e con stipendi all'80% circa del totale).Il Front National è nazionalista come la destra storica ma è protezionista come la sinistra, persino statalista e anti-liberista sui temi economici.
Marine Le Pen ha in mente uno «Stato forte» che inciti le imprese alla «priorità nazionale»: il lavoro ai francesi prima di tutto, tranne che per quelle occupazioni a competenza specifica di cui la Francia potrebbe essere sprovvista. Il «No» all'immigrazione di massa, in una forma di emancipazione rispetto al discorso «razzista» dell'estrema destra anti-immigrati, è declinato soprattutto come un antidoto all'abbassamento dei salari. «L'immigrazione è usata dalle grandi imprese per abbassare i salari e i diritti sociali dei lavoratori», dice il Front. Il «No» alla globalizzazione, che Marine chiama «mondializzazione» per discostarsi dai no-global vicini alla sinistra, è il tipico esempio di un'istanza della gauche che Marine declina à droite, con la proposta di promuovere i prodotti francesi e il «mangiare francese» nelle mense scolastiche. È il protezionismo economico «contro la concorrenza sleale internazionale» che fa presa sui piccoli imprenditori francesi in grave difficoltà. La sua è una ricetta agli antipodi rispetto al liberismo professato e praticato dalle destre al potere in Europa.
Bruxelles è nemica anche per questo, perché - così scrive il FN nel suo programma - «l'Unione europea è il cavallo di Troia della mondializzazione ultraliberista». Marine si batte per la re-industrializzazione della Francia ma anche per una tassa mondiale sulle transazioni finanziarie e persino per la nazionalizzazione delle banche di deposito in difficoltà, strizzando un occhio pure ai pensionati. Anche per questo, dice lei, in un periodo di crisi economica «la legge francese deve ritrovare la sua superiorità su direttive e regolamenti europei».Poi c'è la questione sicurezza. In Nord Pas De Calais-Picardie Marine ha promesso video-protezione sui mezzi di trasporto e nelle scuole e la nascita di una polizia regionale per il trasporto ferroviario.
A livello nazionale il ripristino degli organici di polizia e gendarmeria soppressi dal 2005, la sospensione del Trattato di Schengen, l'espulsione degli imam radicali. Tutte misure che Hollande ha introdotto dopo gli attentati del 13 novembre. Facile capire perché il FN è diventato primo partito di Francia alle regionali di domenica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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